Ponte Morandi, lo scandalo dell’ufficio fantasma che doveva vigilare su Autostrade

(VdF)

Ponte Morandi, lo scandalo dell’ufficio fantasma del ministero del Turismo che doveva vigilare su Autostrade. 

In base a quanto rivelato da un’inchiesta del Secolo XIX ci sarebbe un aspetto non ancora emerso rispetto alla tragedia del crollo del Ponte Morandi di Genova. Infatti pare che il ministero del Turismo avesse affidato il compito di vigilare sull’intera rete autostradale del nord-ovest ad un anonimo ufficio collocato in uno dei grattacieli di Corte Lambruschini a Genova con un team composto da 13 dipendenti che non avevano a quanto pare alcuna competenza tecnica.

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Inoltre è emersa una perizia dello scorso febbraio secondo la quale era stata rilevata la riduzione delle dimensioni degli stralli, i cosiddetti tiranti che hanno ceduto, di almeno il 20%. Secondo un’inchiesta de L’Espresso Autostrade era a conoscenza di questa relazione e quindi dello stato in cui si trovava quel ponte poi crollato.

Nel 2017 i tecnici dicevano: “Il ponte non presenta problemi”

Nelle scorse ore è poi emersa una lettera del 2017 in cui una relazione tecnica diceva che il Ponte Morandi era sicuro. L’assessore alla Protezione civile ha portato in Consiglio regionale il parere di Stefano Marigliani, direttore di Autostrade: “Al momento il viadotto non presenta alcun problema di carattere strutturale. I lavori attualmente in corso sono opere manutentive, e sono in progetto due interventi di carattere strutturale da realizzarsi nel 2018 che consisteranno nell’installazione di stralli e impalcati per il rafforzamento della infrastruttura”.

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