Ponte Morandi di Agrigento, sta crollando anche questo: demolizione immediata

Ponte Morandi di Agrigento
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Il Ponte Morandi di Agrigento versa in gravi condizioni già da diverso tempo ed è a rischio crollo, la giunta comunale ha convocato una riunione per vagliare la demolizione immediata.

La tragedia del 14 agosto a Genova ha spostato l’attenzione sulla stabilità dei ponti sospesi presenti nel resto del territorio nazionale. L’allarme principale lanciato in questi giorni riguarda il ponte della Magliana (anche questo costruito da Morandi), ma a destare preoccupazione è anche il viadotto che l’ingegnere ha costruito ad Agrigento. Il tratto è stato chiuso al traffico già nel gennaio del 2017 dopo numerose segnalazioni da parte dei cittadini preoccupati. Basta dare un’occhiata alla struttura per rendersi conto che alcuni dei pilastri hanno ceduto (il calcestruzzo è stato eroso e l’anima in ferro si è staccata) e che il manto stradale presenta paurosi buchi che preannunciano l’imminente crollo.

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Ponte Morandi di Agrigento, il sindaco convoca una riunione per discutere l’abbattimento

Dopo il disastro del Ponte Morandi di Genova, il sindaco di Agrigento, Lillo Firetto, ha accelerato le discussioni riguardanti l’abbattimento del viadotto costruito dall’ingegnere nella città siciliana, per evitare che un eventuale crollo possa coinvolgere qualcuno che passa sotto la struttura. In una nota del Comune di Agrigento infatti si legge: “I tragici fatti di Genova  hanno spinto il sindaco Firetto, d’intesa con l’Anas, ad avviare un confronto. A questo primo Tavolo parteciperanno la Soprintendenza dei Beni Culturali, l’ente Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi, l’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste, il Genio Civile e il Libero Consorzio di Agrigento”.

Nella nota si legge anche che il confronto servirà a decidere quale sia la strada da intraprendere, verrà dunque valutata l’utilità del Ponte Morandi, il suo impatto ambientale, utilità, durata e costi della sua eventuale messa in sicurezza e al contempo verrà analizzata la possibilità di costruire percorsi alternativi (opportunità già vagliata tempo addietro) ed infine la possibilità di abbattere il ponte.

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