Vaccini, dubbi sull’esavalente: l’esposto e l’inchiesta della Procura

vaccini obbligatori
(DANIEL MIHAILESCU/AFP/Getty Images)

Pericolo Vaccini, dubbi sull’esavalente: l’esposto del Codacons e l’inchiesta della Procura di Torino, a che punto siamo?

Quello sulla presenza di tracce di metalli pesanti all’interno di un vaccino esavalente è uno dei cardini intorno a cui si muove la battaglia dei cosiddetti No Vax. A supporto di questa tesi c’erano vari elementi, compresi gli esami di laboratorio fatti da Antonietta Gatti e Stefano Montanari, specialisti in nanotecnologie.

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L’esposto del Codacons sui vaccini e l’inchiesta della Procura di Torino

Questi hanno analizzato i vaccini esavalenti della Glaxo, sostenendo di aver trovato “una contaminazione da micro e nanoparticelle”. Per tale ragione, a maggio 2017, il Codacons aveva avanzato un esposto alla Procura di Torino. Questa aveva così aperto un fascicolo per “somministrazione di farmaci imperfetti”.

Spiegava l’avvocato Tiziana Sorriento, che ha studiato la questione per il Codacons: “Ci sono mancanze da parte delle istituzioni che devono dialogare con i cittadini, anche nella farmacovigilanza. Chiediamo solo chiarezza”. Seguivano una serie di rimostranze da parte del Codacons, tra cui la scomparsa dal mercato del vaccino contro la difterite, nel 2014, che è obbligatorio nel nostro Paese, ma viene somministrato insieme agli esavalenti.

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La decisione della procura di Torino sui vaccini esavalenti

Circa un anno dopo, a giugno 2018, la Procura di Torino ha chiesto l’archiviazione dell’inchiesta, in quanto – stando alla consulenza del professor Claudio Medana – non vi sarebbero elementi di tossicità. Stando al rapporto del docente universitario, nel vaccino ci sono tracce di tungsteno, oltre a sostanze come alluminio, rame, zinco, manganese e piombo (seppure in minima parte), presenti anche nell’ acqua.

Nessuna di queste ha però caratteristiche tali da renderle pericolose per la salute. Ora Codacons potrebbe chiedere al tribunale di svolgere nuovi accertamenti coinvolgendo fra l’altro i carabinieri del Ris. La battaglia, quindi, sembra continuare mentre il vicepresidente del Consiglio, Luigi Di Maio, prende le distanze dal movimento No Vax e in un’intervista al ‘Corriere della Sera’ è netto: “C’è un disegno di legge che sarà approvato nei tempi parlamentari, quindi il nuovo anno scolastico inizierà in regime di decreto Lorenzin. La mamma che si vanta di aver falsificato l’autocertificazione sappia che rischia fino a due anni di galera. La legge va applicata, perché non si gioca con la salute”.

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