Pomezia, trova la moglie 60enne a letto con un toy-boy 27enne

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Pomezia, un 48enne trova la moglie 60enne a letto con un toy-boy di 27 anni e rischia di ucciderla

Un tentato uxoricidio, un fatto increscioso che per poco non finiva con la morte della moglie fedifraga. Un uomo di 48 anni è tornato a casa e ha trovato sua moglie, 60enne e sposata con lui da oltre dieci anni, a letto con un toy-boy di 27 anni. Un ragazzo di ben 33 anni più giovane di lei, tanto che l’uomo ha esclamato “potrebbe essere tuo figlio”, prima di dare in escandescenze e minacciare di ammazzare sua moglie. Lo racconta ‘Il Messaggero’: una storia di scappatelle extra-coniugali che in realtà poteva finire molto male. La donna, terrorizzata, è scappata insieme al suo toy-boy, inseguita dal marito tradito, che brandiva un coltello e minacciava di morte sua moglie, fino all’intervento dei Carabinieri che hanno riportato l’ordine, arrestandolo. Il tutto dopo una scena davvero da film.

Il 48enne, inizialmente accusato di rapina poi derubricata in violenza privata, è stato portato a piazzale Clodio per la convalida dell’arresto. Il pm Edoardo De Santis ha chiesto per lui il carcere, ma i giudici hanno deciso che in attesa del processo, l’uomo non sarà arrestato ma non potrà avvicinarsi alla moglie.

Pomezia, l’uomo che ha aggredito la moglie dopo averla trovata a letto con un toy-boy

Una serata davvero complicata per un 48enne egiziano, dipendente di un autolavaggio di Pomezia, che è tornato a casa e ha trovato sua moglie 60enne a letto con un altro uomo. Ma più che un uomo era un ragazzo, un 27enne del posto. Beccati in flagrante, i due sono scappati nell’auto di lei, una Nissan Micra, inseguiti a folle velocità dalla macchina di suo marito, che aveva con sé anche un coltello e nel frattempo tentava di speronare l’altra automobile. L’inseguimento si è concluso con un incidente, nato dopo una manovra azzardata della moglie fedifraga. Al che l’uomo è sceso dalla sua macchina, ha tolto le chiavi dal cruscotto della moglie e ha preso il suo cellulare. Tutto si è risolto soltanto con l’intervento dei Carabinieri, che hanno scongiurato probabilmente conseguenze ben più gravi.

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