Il Mostro di Foligno Luigi Chiatti: parla il fratello del piccolo Lorenzo, vittima del killer

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Il Mostro di Foligno, Luigi Chiatti, uccise il piccolo Lorenzo Paolucci ma suo fratello Stefano non dimentica: “Ho perso una persona speciale ma rimarrà sempre nel mio cuore.”

Stefano Paolucci, fratello del piccolo Lorenzo, bambino 13enne morto per mano del Mostro di Foligno Luigi Chiatti, ha voluto ricordare il fratellino con un messaggio d’amore a lui destinato su Facebook:Fratello mio è passato troppo tempo, io ho perso una persona speciale ma eri, rimani e rimarrai per sempre nel mio cuore: io non dimentico mai né te, né il tuo splendido sorriso”. Lorenzo Paolucci morì a 13 anni, il 7 agosto del 1993 e, per l’anniversario della sua morte, il fratello Stefano ha voluto ricordare il bene che gli voleva quando ancora era in vita. Lorenzo fu la seconda ed ultima vittima del Mostro di Foligno che, poco dopo il suo omicidio, fu arrestato e riconosciuto colpevole.

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Per l’anniversario della morte di Lorenzo Paolucci suo fratello Stefano lancia un messaggio d’amore

Il messaggio d’amore lasciato da Stefano Paolucci in ricordo dello “splendido sorriso” del fratello Lorenzo, la cui giovane vita è stata spezzata dal Mostro di Foligno, Luigi Chiatti, ha riportato alla luce la vicenda di un killer che, a breve, verrà rilasciato. La condanna in primo grado, che aveva indicato Luigi Chiatti come colpevole di duplice omicidio, aveva chiesto per il killer l’ergastolo ma la pena in appello era stata commutata a 30 anni di reclusione. Il riconoscimento della seminfermità mentale, infatti, aveva portato ad un ingente sconto di pena per il Mostro di Foligno ed anche il successivo trasferimento dal carcere di Prato alla Rems di Capoterra, luogo dove è rinchiuso tuttora. La prima vittima del killer fu Simone Allegretti, di soli 4 anni, e l’omicidio avvenne il 6 ottobre 1992. L’avvocato assunto dalle famiglie dei due bambini vittime del killer racconta come l’imminente scarcerazione del Mostro di Foligno stia creando inquietudine: “Nessuno si sarebbe mai aspettato che certi omicidi si verificassero in Umbria, i genitori delle piccole vittime vivono ancora nell’angoscia. Fino ad allora [l’epoca dei fatti] crimini del genere, capaci di incidere sul sentimento e sulle paure della gente, erano ignoti alle cronache giudiziarie. Da allora anche il modo di comunicare gli eventi criminali non è stato più lo stesso”, ha riferito l’avvocato Giovanni Picuti. Il legale chiede allo Stato che proprio a causa di questi elementi “permanga la massima attenzione e vigilanza mostrate fino ad oggi dalle istituzioni”. Luigi Chiatti, infatti, è stato riconosciuto come affetto da disturbo narcisistico della personalità e molto pericoloso, anche a causa del racconto da lui narrato degli eventi che, nelle sue parole, appaiono ricchi di raccapriccianti particolari. Coloro che si sono recati a colloquio con il Mostro di Foligno, infatti, lo hanno definito “la personificazione del Male.

Marta Colanera

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