Lisa, la figlia di Steve Jobs rivela le sue ultime terribili parole sul letto di morte

La figlia di Steve Jobs, Lisa Brennan-Jobs, rivela un aspetto terrificante del fondatore di Apple. Questo e molto nel suo nuovo libro “Small Fry”

La figlia di Steve Jobs ha rivelato come suo padre le abbia detto che “odorava di gabinetto” mentre era sul letto di morte. Si tratta di un passo del suo nuovo libro, un racconto del suo rapporto tumultuoso con il fondatore di Apple. Lisa Brennan-Jobs, 40 anni, ha presentato “Small Fry”, libro verità che svela un lato misterioso di Steve Jobs. La donna rivela come inizialmente Jobs abbia negato la paternità di sua figlia, ma è stato costretto da un giudice a pagare il mantenimento dei figli dopo che un test del DNA ha dimostrato che Lisa era sua figlia, nata da una relazione con Chrisann Brennan durante il 1970. Lisa ha scritto in un estratto pubblicato su Vanity Fair: “Mi è stato richiesto di fare un test del DNA. I test erano nuovi allora e i risultati avano le probabilità più alte possibili di un collegamento tra me e lui: 94,4 per cento. La corte ha imposto a mio padre di coprire i pagamenti di assistenza sociale, i pagamenti per l’assistenza ai figli di $ 385 al mese, che ha aumentato a $ 500 e l’assicurazione medica fino all’età di 18 anni.”

Lisa, figlia di Steve Jobs: “Ero una macchia su un’ascesa spettacolare”

Lisa, nata nel 1977, dice di essere stata costretta a trasferirsi più di 13 volte prima dei sette anni, mentre sua madre lottava per pagare le bollette e suo padre era multimilionario ma si rifiutava di aiutarle: “Per lui, ero una macchia su un’ascesa spettacolare”, scrive, “poiché la nostra storia non si adattava alla narrazione della grandezza e della virtù che avrebbe potuto desiderare per se stesso. La mia esistenza ha rovinato tutto”. Lisa rivela come è andata a trovare regolarmente suo padre nella sua casa in stile Tudor a Palo Alto negli ultimi 12 mesi della sua vita, ma ha anche precisato che veniva vista come una “seccatura”.  “Avevo rinunciato alla possibilità di una grande riconciliazione, stile film, ma continuavo a fargli visita”. “In una delle ultime visite mi disse che puzzavo come una toilette” perché si era messa un profumo alle rose che il padre non apprezzava. “Aveva sempre questo modo aggressivo di parlare”, continua la ragazza. “Mi disse che non avrei mai ottenuto nulla. Il successo lo aveva trasformato in un demone”. Uno degli aneddoti raccontati dalla figlia riguarda il nome che Jobs aveva dato a uno dei prodotti della Apple. “Papà, ma quel computer della Apple l’avevi chiamato Lisa pensando a me?”, racconta la ragazza. “Niente affatto mia cara: è una sigla che sta per Local Integrated Systems Architecture”, è invece stata la risposta dura del padre.

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