Bergamo: due neonate morte di pertosse, le madri non erano vaccinate

Bergamo: due neonate morte di pertosse, le madri non erano vaccinate
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A Bergamo sono morte due neonate dopo aver contratto la pertosse, le madri non erano vaccinate.

Negli scorsi mesi due bambine nate a distanza di un paio di settimane l’una dall’altra nel bergamasco sono morte a causa della pertosse. Secondo quanto riferito le due bambine, una nata sul finire di maggio e l’altra ad inizio giugno, si sono ammalate poco dopo la nascita e sono state ricoverate all’ospedale Papa Giovanni di Bergamo. A distanza di un mese dal ricovero le bambine sono entrambe morte, la causa di quanto accaduto, a quanto pare, era la mancata vaccinazione per la malattia delle madri: entrambe, una donna italiana residente a Bergamo e una donna rumena residente a Cremona non erano mai state sottoposte a vaccini.

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Scrivendo al ‘Corriere della Sera‘ il medico Roberto Burioni ha condiviso la notizia delle morti. L’intento dell’esperto virologo, da anni impegnato nella lotta in favore dei vaccini, è di spiegare perché la malattia continua a mietere vittime sebbene esistano i vaccini per contrastarla: “Fino agli anni 90 contro la pertosse abbiamo usato un vaccino estremamente efficace che era però gravato di alcuni effetti collaterali rari, ma non trascurabili . Dopo quel momento siamo passati ad un vaccino detto “acellulare” che è sicurissimo, ma meno potente. Il vaccino acellulare è efficace in quasi il 90% dei vaccinati, ma l’immunità tende a svanire con il tempo”.

Il vaccino attualmente utilizzato non è efficace al 100% ed ha una durata limitata nel tempo, quindi la percentuale non coperta (il 10%) si somma a quella di donne che non effettua il richiamo del vaccino e a quelle che per paura di conseguenze sui figli decidono di non effettuarlo. Per scongiurare che simili episodi si ripetano, il medico spiega che andrebbe effettuato il vaccino sulle donne incinta così da trasmettere gli anticorpi ai bambini prima che possano nascere.

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