Kaos ucciso da un infarto, il padrone non ci sta: “Vogliono mettere tutto a tacere”

Kaos ucciso da un infarto, il padrone non ci sta: "Vogliono mettere tutto a tacere"
(Facebook)

Kaos, il cane ritenuto eroe di Amatrice, è morto per cause naturali, stroncato da un infarto. Questo il risultato del referto dell’autopsia sul corpo dell’animale, ma il padrone è convinto che vogliano mettere tutto a tacere.

La tragica ed improvvisa morte di Kaos (il cane di uno dei membri del nucleo cinofilo Pivec Rescue Dog) ha generato un tormentone mediatico dopo che il padrone dell’animale, Fabiano Ettore, ha condiviso una serie di post di denuncia contro ignoti per il presunto avvelenamento del suo amico a 4 zampe. Il risultato dell’autopsia sul corpo di Kaos, però, smentisce le accuse del padrone evidenziando come la causa della morte sia stata un improvviso attacco cardiaco. Le analisi sono state compiute all’istituto zooprofilattico di Teramo, dal quale fanno sapere che la certezza sul presunto avvelenamento si avrà tra un paio di mesi, quando giungeranno i risultati dell’esame tossicologico. L’ipotesi delle cause naturali è suggerita, secondo i veterinari, anche dall’assenza di esche avvelenate all’interno del giardino in cui si trovava.

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Kaos morto d’infarto: il padrone è convinto che vogliano mettere tutto a tacere

Il risultato dell’autopsia su Kaos non è piaciuto a Fabiano Ettore che in un’intervista rilasciata al ‘Messaggero‘ ha dichiarato di essere sicuro che vogliano coprire le vere ragioni della morte del cane a causa del trambusto mediatico generato dalla vicenda: “Vedrete, diranno che è caduto dal balcone. Non ci credo a questa buffonata. Credo invece che vista la grande risonanza qualcuno tenterà di mettere a tacere la storia”, dice l’uomo durante l’intervista che in seguito aggiunge: “Hanno sequestrato la salma di Kaos in un batter d’occhio poi dopo 48 ore è stato imposto il silenzio assoluto. Quando ho visto il cane riverso ho pensato subito all’avvelenamento, senza farmi condizionare dal dolore che stavo provando”. Nel concludere la propria testimonianza il padrone di Kaos smentisce chi sostiene che abbia tratto conclusioni affrettate generate dal dolore e dalla rabbia che ha comportato l’improvvisa scomparsa del suo cane: “Ci ho riflettuto con attenzione e razionalità. Su Facebook posso scrivere ciò che voglio, anche d’istinto o di rabbia, ma dopo ho sempre parlato di presunto avvelenamento per il 99 per cento delle possibilità”.

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