Calenzano, il prete pedofilo: “Il demonio mi ha fatto lo sgambetto”

Calenzano, il prete pedofilo: "Il demomio mi ha fatto lo sgambetto"
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Intervistato durante lo sgombero della parrocchia a Calenzano, il prete pedofilo sembra non rendersi conto della gravità dell’atto commesso e si giustifica dicendo: “Il demonio mi ha fatto lo sgambetto”.

Dopo essere stato colto in flagrante mentre si concedeva atti intimi ed illeciti con una bambina di 11 anni, il settantenne don Paolo Glaentzer è stato giustamente inibito dal predicare la Messa e sospeso dal suo ruolo di sacerdote in attesa che la giustizia ordinaria faccia il suo corso e pronunci una sentenza ai suoi danni. Dal canto suo, il parroco non ha mai cercato di negare di aver avuto un’intimità con la bambina, ma sin dal primo istante ha dichiarato di essere all’oscuro della reale età della piccola, sostenendo di essere convinto che avesse 15 anni, dichiarazione che anche fosse vera nulla toglie alla gravità dell’atto criminale compiuto.

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Raggiunto da un cronista del ‘Corriere della Sera‘ il parroco discute tranquillamente raccontando il suo percorso sacerdotale ed i motivi che lo hanno condotto infine a Calenzano, l’intervistatore gli chiede come faccia a sorridere dopo tutto quello che è successo in questi giorni e questo risponde “Mi affido a Gesù e Maria”, quindi sui fatti di cronaca che lo vedono implicato dice: “Appoggiarsi al nostro Signore ti dà una fiducia e anche una gioia inspiegabile, nonostante tutto quello che… in parte è successo, in parte hanno scritto i giornali esagerando”. Il giornalista gli fa notare che in quella macchina la ragazzina c’era davvero e questo si giustifica dicendo, dopo aver confessato che l’episodio si era ripetuto qualche altra volta: “C’è una simpatia reciproca con la ragazza, quando ho saputo che aveva 11 anni…io gliene davo 15”, quindi ammette: “È stata una mia stupidità, mi ha fatto lo sgambetto il demonio, uno sgambetto un po’ pesante, ho commesso un errore, questo lo ammetto, ci penserà il nostro Signore…lui è in grado. L’ho già sperimentato in tante situazioni che sembravano senza via di uscita, forse questa è una delle peggiori, ma io ho piena fiducia in Gesù e Maria”.

Il sacerdote sembra non rendersi conto della gravità dell’atto commesso e dell’accusa che gli pende sulla testa (aggressione sessuale aggravata su minore) e lo si capisce quando rispondendo alla domanda del giornalista che gli chiedeva se avesse avuto simili comportamenti con altre ragazze questo ha risposto che la bambina è stata l’unica aggiungendo poi: “Lunedì sera è stato uno scambio di affetto, questa ragazza è molto più matura dell’età che ha, è stato uno scambio di affetto…è stato esagerato, a volte le cose vanno in una certa maniera”, e concludendo infine con una frase in cui sostiene che è stata la bambina a volersi togliere la maglietta di sua spontanea volontà perché: “Può darsi che in casa riceva poco affetto dai genitori”.

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