Lucca, scultura raffigurante bacio gay in chiesa: scoppia la rivolta dei fedeli

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La scultura posizionata sull’altare della chiesa (Websource)

Lucca, scultura raffigurante bacio gay in chiesa: scoppia la rivolta dei fedeli. 

L’opera d’arte si chiamava “Polaroid” ed era una scultura raffigurante un bacio tra due uomini. Si tratta di un manufatto dello scultore Emanuele Giannelli che era stato posizionato all’interno di una chiesa di Lucca davanti al volto in marmo del Cristo nell’antica Pieve romanica di San Martino ad Azzano, nel comune di Seravezza in provincia di Lucca

In base a quanto si apprende il parroco aveva dato il suo assenso, mentre alcuni fedeli non trovavano che la chiesa fosse un luogo idoneo per quel tipo di raffigurazione. La protesta della gente e dei visitatori è poi montata soprattutto attraverso i social e alla fine lo stesso scultore autore dell’opera insieme agli organizzatori della mostra Cibart “per evitare polemiche che avrebbero rovinato la festa” ha deciso di rimuoverla e di posizionarla nel giardino attiguo all’edificio sacro.

Il prete, Don Hermes Luppi, dal canto suo ha voluto precisare che non c’era alcun problema a tenere in chiesa quella scultura raffigurante un bacio gay: “Per me quella scultura poteva rimanere dov’era. Il Vangelo ci indica una strada di accoglienza e tolleranza. Del resto con me non si era lamentato proprio nessuno”. L’artista scultore spiega: “Il bacio è un gesto d’amore, che venga fatto tra due persone di qualsiasi sesso. Non mi interessava l’omosessualità, anche se c’è logicamente”.

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