Serle, il papà di Iushra lascia per la prima volta il campo base e torna a casa

Serle Iushra
La piccola Iushra (Web)

A Serle le ricerche per trovare Iushra continuano e suo padre lascia per la prima volta il campo base per tornare dal resto della famiglia.

L’enorme spiegamento di forze utilizzato per riportare a casa Iushra, 12enne di origine bangladese ed affetta da autismo scomparsa sull’altopiano di Serle, è tutt’ora impegnato nelle ricerche ma il tempo messo a disposizione dal sindaco di Brescia sta per concludersi. Fra poco più di un giorno, infatti, rimarranno sul posto solamente gli esperti perchè quella che è iniziata come una missione di salvataggio, dopo la scadenza, si trasformerà in una missione di recupero. A quelle alture ed in quel territorio tanto ostico, infatti, è stato stimato che la bambina non avrebbe la capacità di sopravvivere oltre il termine fissato dagli esperti.

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Il papà di Iushra lascia il campo base per riabbracciare, dopo una settimana, il resto della famiglia

I ricercatori impegnati sull’altopiano si sono avvalsi anche dei cani molecolari ‘prestati’ da una Ong olandese ma, neanche questo elemento che aveva dato tanta speranza di ritrovarla, ha riportato Iushra a casa. I cani, addestrati a fiutare il vento, si sono uniti ai droni, agli elicotteri, agli speleologi, ai vigili del fuoco ed ai volontari ma neanche questo è bastato a ritrovare la piccola. La gita durante la quale la 12enne si è allontanata è stata guidata dagli educatori della Fopab-Anffas, i quali dopo averla persa di vista ne hanno inizialmente cominciato a chiamare il nome per ritrovarla. Un uomo a passeggio col suo cane, l’ultimo ad averla vista sull’altopiano, avrebbe udito quelle voci ma ha riferito: “L’ho vista mentre ero con il mio cane. Si è avvicinata all’animale e poi è scappata di corsa. Sentivo le voci di persone che la chiamavano, ma non pensavo ad una situazione simile”. Mario Franzoni, però, non si è reso conto della gravità della situazione ed ha lasciato che Iushra proseguisse per la propria strada: “La bambina non mi sembrava spaventata anche se non mi parlava. Dopo duecento metri ho incontrato il primo ragazzo che stava cercando la ragazzina”.

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Md Liton Gazi, padre di Iushra, aveva riposto moltissime speranze nel ritrovamento della figlia in buone di condizioni di salute ma nelle ultime dichiarazioni il suo desiderio è stato più misurato tanto è stato il tempo passato in ricerche infruttuose. Il papà di Iushra ha dichiarato che non si fermerà finchè non ritroverà il corpo di sua figlia per darle la degna sepoltura che merita ed onorarla dell’ultimo saluto. L’uomo, dopo una settimana di permanenza nel campo base, è tornato dalla famiglia per qualche ora di riposo e per riabbracciare la moglie e gli altri tre figli che condividono con lui l’enorme dolore per la scomparsa di Iushra.

Marta Colanera

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