Sergio Marchionne: cos’è la malattia che lo ha ucciso

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Sergio Marchionne (Getty Images)

Sergio Marchionne, ex ad di Fca, è morto mercoledì 25 luglio all’età di 66 anni: ecco la malattia che l’avrebbe ucciso

Sergio Marchionne non ce l’ha fatta. Il manager, amministratore delegato di Fiat Chrysler Automobiles, è spirato nella giornata di oggi dopo un’agonia in ospedale che ha tenuto tutti i suoi colleghi e i suoi familiari col fiato sospeso per diversi giorni. Marchionne era ricoverato da circa un mese nella clinica Universitätsspital di Zurigo, in Svizzera, dove aveva subito un delicato intervento chirurgico alla spalla destra. Nel corso dell’intervento sarebbe stato colpito da embolia cerebrale, per poi precipitare in coma profondo, irreversibile. Proprio la delicata condizione che ha costretto gli Agnelli e gli Elkann a convocare d’urgenza un Consiglio di Amministrazione per trovare un degno sostituto in ogni posizione di rilievo che occupava Marchionne in FCA, da quella di amministratore delegato a quella di presidente della Ferrari. Per giorni è trapelato davvero poco sulle condizioni di salute del manager, visto anche lo stretto riserbo tenuto dalla clinica svizzera in cui era ricoverato. Ma tutti si chiedevano quale malattia Marchionne avesse avuto per ridurlo così in così poco tempo, portandolo poi alla morte. A posteriori iniziano a venire fuori alcune indiscrezioni: una di queste, esposta in un articolo esclusivo a cura di Paolo Madron su Lettera43.it, si svela che a Marchionne era stato diagnosticato un sarcoma osseo alla spalla. Forti dolori, tanto cortisone fino agli esami, che non hanno dato scampo all’uomo di fiducia di casa Agnelli.

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Morto Sergio Marchionne: cos’è il sarcoma osseo che lo ha ucciso

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Sergio Marchionne (Getty Images)

Quindi, secondo le indiscrezioni, Sergio Marchionne sarebbe morto per un sarcoma osseo, che si sarebbe aggiunto al tumore alla pleura che già aveva, complice anche l’elevato consumo di sigarette. Ma che cos’è il sarcoma osseo? Si tratta di un tumore maligno che prende origine dai tessuti molli e dall’apparato osteoarticolare. Cresce molto rapidamente e dà metastasi per via ematica, più frequentemente nel polmone, nel fegato e nelle ossa. In pratica è una forma di tumore, anche piuttosto rara, che colpisce circa 15mila persone ogni anno in USA e in media sono 2 su 100mila i malati di tumori che vengono colti da sarcoma dei tessuti molli. Se diagnosticato in tempo dà altissime possibilità di sopravvivenza (oltre il 90%), mentre se è già in fase di metastasi le possibilità scendono al 15%.

Non è possibile prevenire la formazione dei sarcomi, si può soltanto prevedere con un’analisi genetica. Il sarcoma osseo che ha colpito Marchionne era particolarmente aggressivo: secondo quanto riportato da ‘Lettera43’, i rischi enormi di questa operazione erano stati indicati chiaramente, ma lui voluto comunque procedere. Sotto i ferri poi l’embolia, con un tentativo di rianimazione che non è andato a buon fine e ha lasciato il paziente in coma profondo.

 

 

 

 

 

 

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