Spighe Verdi 2018: le ‘Bandiere Blu’ delle località rurali

spighe verdi 2018
Montecassiano (http://turismo.comune.montecassiano.mc.it)

Spighe Verdi 2018: le ‘Bandiere Blu’ delle località rurali. Il riconoscimento della Fee. Le regioni italiane più premiate.

Assegnate le prestigiose bandiere delle Spighe Verdi 2018, le “Bandiere Blu” dei comuni rurali, di competenza sempre della Fee – Foundation for Environmental Education.

Le Spighe Verdi certificano le migliori località rurali sulla base di una serie di parametri simili a quelle delle Bandiere Blu: la tutela ambientale, l’attenzione al territorio, alla qualità della vita, all’agricoltura e alla sostenibilità (anche quando, in certi casi, vengano assegnate a località marittime).

Il riconoscimento viene assegnato dalla Fee Italia, la nostra sezione della ong danese Foundation for Environmental Education, presente in 73 Paesi del mondo. Il 23 luglio sono stati annunciati i comuni premiati con il prestigioso vessillo in un evento romano al ministero per i Beni e le attività culturali insieme a Confagricoltura.

Spighe Verdi 2018: i comuni rurali premiati

Quest’anno le bandiere con le Spighe Verdi sono andate a 31 comuni italiani in 12 regioni, una in più rispetto allo scorso anno, ovvero la Calabria. Le tre regioni più premiate sono nell’ordine:

  • le Marche, con 6 località Spighe Verdi: Esanatoglia, Grottammare, Matelica, Mondolfo, Montecassiano e Numana;
  • la Toscana, con 5 località: Castellina in Chianti, Massa Marittima, Castagneto Carducci, Fiesole e Bibbona;
  • la Campania, sempre con 5 località: Agropoli, Positano, Pisciotta, Massa Lubrense e Ascea.
Fiesole (iStock)

Seguono, con tre località ciascuna, le regioni Puglia (Castellaneta, Ostuni e Carovigno) e il Veneto (Calalzo di Cadore, Caorle, Montagnana); poi con due località il Lazio (Canale Monterano e Gaeta) e l’Abruzzo (Tortoreto e Giulianova); infine un comune rurale per ognuna delle restanti regioni presenti: Piemonte (Alba), Liguria (Lavagna), Umbria (Montefalco), Sicilia (Ragusa) e Calabria (Trebisacce).

Come avrete visto, nelle Spighe Verdi sono incluse anche alcune località di mare, ad es. Numana nelle Marche è anche Bandiera Blu 2018. Il motivo è perché la località non è solo balneare, ma ha anche una rilevanza rurale, inserita nel Parco regionale del Conero. Analogo discorso vale per Positano, Lavagna e Ostuni, tra gli altri.

Numana, la costa, il paese e il Monte Conero (iStock)

Le nuove entrate nell’elenco sono: Calalzo di Cadore e Montagnana in Veneto, Castellaneta in Puglia, Tortoreto in Abruzzo e Trebisacce in Calabria. Esce, invece, la siciliana Menfi.

Nell’assegnazione delle Spighe Verdi si prendono in considerazione sedici ambiti diversi: la partecipazione pubblica all’educazione alla sostenibilità, l’assetto urbanistico e l’agricoltura, passando per la protezione della biodiversità, la conservazione e valorizzazione del paesaggio, la tutela del suolo, poi la gestione del ciclo dei rifiuti, l’efficienza energetica, la qualità dell’aria, dell’acqua e dell’ambiente sonoro, la mobilità sostenibile, il turismo e i fattori di rischio del territorio.

Calalzo e il lago di Centro di Cadore (iStock)

Nella valutazione delle candidature, come per le Bandiere Blu, si segue l’iter procedurale UNI-EN ISO 9001-2015, aumentando i controlli, visto che i vessilli vengono assegnati in base a questionari compilati autonomamente dai comuni e che includono dati e informazioni sui parametri indicati sopra.

La commissione della Fee Italia che ha valutato i candidati e assegnato le Spighe Verdi è stata formata dai rappresentanti di diversi enti: il Ministero dell’Ambiente e quello delle Politiche agricole, il Comando unità tutela forestale, ambientale e agroalimentare dei Carabinieri, l’Ispra, il Cnr e Confagricoltura.

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A cura di Valeria Bellagamba

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