Brindisi, Far West in città: rapinatore ucciso dopo l’assalto al bancomat

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(screenshot video)

Allarme a Brindisi, scene da Far West in città: rapinatore ucciso dopo l’assalto al bancomat, inseguimento con la polizia e diversi spari.

“Pensavo fossero fuochi d’artificio”, così un residente del quartiere Commenda di Brindisi ha commentato gli spari che hanno risuonato nel cuore della notte. Tutto nasce da un assalto al bancomat della filiale della Banca Popolare di Bari in via Orazio Flacco. Erano le tre di notte ed è scattato immediatamente l’allarme. Così, i ladri si sono dati alla fuga a bordo di un’Audi, inseguiti da una pattuglia della polizia, che li ha intercettati.

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La dinamica dell’assalto a Brindisi e la fuga

Uno dei rapinatori è morto, proprio davanti alla banca: il suo corpo, con volto travisato e le mani coperte da guanti, alle prime luci del mattino era ancora lì davanti alla filiale della banca. A quanto si apprende, uno dei colpi sparati dalla polizia l’ha centrato dritto al cuore. Identificata la vittima: si tratta di un uomo di Ostuni, ma non sono state rese al momento note le generalità.

I suoi complici sono scappati e l’inseguimento è terminato nei pressi dello svincolo per il rione Casale della strada statale 379 per Bari, dove sono state lanciate sull’asfalto delle punte chiodate. Così, la volante della polizia è stata costretta a fermarsi. Il commando era composto da cinque persone, compreso l’autista che faceva da palo.

Trovate cartucce e un ordigno di fronte al bancomat assaltato

Stando a diverse testimonianze, il conflitto a fuoco è proseguito anche durante l’inseguimento tra polizia e rapinatori per le strade limitrofe alla filiale della banca. Nel corso dell’ispezione sommaria svolta sul cadavere del rapinatore, sono state trovate in tasca e nel marsupio circa 14 cartucce di un fucile calibro 12. Altre cartucce erano per terra, nei pressi dello sportello.

Sembra dunque chiaro che anche i banditi, armati di fucili e pistole, abbiano aperto il fuoco. Sullo sportello del bancomat, trovata la cosiddetta ‘marmotta’, vale a dire l’esplosivo con miccia. Su quanto accaduto, in queste ore, indagano la Squadra mobile, gli artificieri, la Scientifica, che sono giunti sul posto per i rilievi.

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