Tassare olio e formaggi: l’Onu pronta alla stangata, a rischio il Made in Italy?

Tassare olio e formaggi: l'Onu pronta alla stangata, a rischio il Made in Italy?
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A quanto pare l’Onu è decisa a tassare olio, formaggi e salumi Made in Italy. Un vero e proprio attacco alla dieta mediterranea che comprende l’utilizzo di etichette dimostrative che mostrano gli effetti degli abusi di certi alimenti.

L’organizzazione mondiale della sanità e l’Onu hanno intenzione di fare la guerra ai cibi troppo grassi e potenzialmente nocivi per combattere diabete, cancro e malattie cardiovascolari. Un intento nobile del quale però potrebbero risentire alcune eccellenze del Made in Italy, come il Parmigiano reggiano, l’olio d’oliva, il vino. Pare infatti che molti dei nostri prodotti tipici possano essere considerati dannosi per la salute a causa di un eccessivo contenuto di grassi e, a partire dal prossimo 27 settembre (giorno della votazione sulle nuove regolamentazioni sulla salute) possano essere tassati e commercializzati con immagini terrorizzanti così come avviene per i pacchetti di sigarette. Questo comporterebbe non solo un aumento della spesa annua delle famiglie italiane sulla spesa, ma anche e sopratutto un danno di immagine di non poco conto per le aziende agroalimentari italiane che da sempre sono parte dell’eccellenza italiana nell’export all’estero.

Tassazione olio e formaggi da parte dell’Onu, la dura reazione dell’Italia

La notizia della possibile tassazione non ha lasciato indifferente il ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Gianmarco Centinaio che ha dichiarato: “Siamo alla pazzia pura – ha tuonato il ministro – Non posso credere che i nostri eccellenti prodotti vengano considerati come i prodotti chimici che spesso vengono venduti nei supermercati americani. Se davvero siamo sotto attacco sono pronto a contrattaccare, non intendo fare alcun passo indietro”. A fare eco alle parole di Centinaio è il presidente di Coldiretti Roberto Moncalvo che accusa l’Onu di essere pressata dagli interessi di alcune multinazionali che intendono avvantaggiarsi dalla tassazione dei prodotti Made in Italy: “All’ Onu sotto il pressing di poche multinazionali si cerca di affermare un sistema di etichettatura fuorviante e discriminatorio che finisce per escludere paradossalmente dalla dieta alimenti sani e naturali che da secoli sono presenti sulle nostre tavole, per favorire prodotti artificiali di cui in alcuni casi non è nota neanche la ricetta, si arriva addirittura a colpire anche l’extravergine di oliva, considerato un elisir di lunga vita e il simbolo della dieta mediterranea”.

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