Ciro Immobile aggredito con un coltello in spiaggia a Chieti

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Ciro Immobile, attaccante della Lazio e della Nazionale italiana, è stato minacciato con un coltello in spiaggia da un ultrà

Estate decisamente particolare per Ciro Immobile. L’attaccante della Lazio ha dovuto rinunciare al sogno mondiale dopo la mancata qualificazione alla competizione che si sta svolgendo in Russia. Inoltre nelle ultime settimane è stato al centro delle voci di mercato che lo vedevano vicino al Milan, ma i problemi societari dei rossoneri hanno fatto naufragare qualsiasi affare. In attesa dell’inizio del ritiro della Lazio ad Auronzo di Cadore, Ciro Immobile ha così deciso di trascorrere qualche giorno al mare. Il capocannoniere dell’ultima stagione di serie A è stato però minacciato con un coltello mentre si trovava sulla spiaggia di Francavilla al Mare al Lido Bianco. Erano le 14 di sabato quando un uomo si è avvicino ad Immobile con la scusa di scattare una foto con l’attaccante. Il giocatore della Lazio si trovava in compagnia di alcuni amici e come sempre ha mostrato massima disponibilità per accontentare il presunto tifoso.

Ciro Immobile minacciato, il movente è la rivalità tra squadre

L’uomo avrebbe iniziato a insultare Ciro Immobile con parole e offese di vario genere come “traditore” e “infame”. Il giocatore ha così allontanato l’uomo che ha risposto estraendo un coltello e minacciandolo. L’episodio ha subito messo in allarme gli amici che hanno allertato le forze dell’ordine. Sul posto sono giunti i carabinieri che hanno raccolto tutte le informazioni necessarie per individuare l’uomo che aveva minacciato Immobile e si era allontanato. Le indagini e le ricerche immediatamente scattate sull’episodio hanno permesso di identificato il presunto aggressore. Secondo quanto fanno sapere i Carabinieri, “l’uomo è stato identificato dalle immediate indagini condotte dai carabinieri: si tratta di un 30enne noto alle forze dell’ordine e gravato dal provvedimento di Daspo e verrà denunciato per minaccia aggravata. Il movente sarebbe riconducibile alla rivalità tra squadre”. Con questa nota, i carabinieri di Chieti hanno messo fine a questo spiacevole episodio.

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