Il vitalizio dei politici diventa eterno: in eredità a coniugi, figli e fratelli

Il vitalizio dei politici diventa eterno: in eredità a coniugi, figli e fratelli
(Getty)

C’è grande attenzione in questi giorni sui vitalizi dei politici i quali diventano infiniti se si pensa che con la reversibilità  questi passano ai familiari dell’onorevole defunto.

L’intenzione del governo Conte di tagliare del 50% i vitalizi dei politici ha scatenato non poche polemiche tra gli ex parlamentari che usufruiscono del benefit. Ciò che però potrebbe essere vagliato con maggiore attenzione è la reversibilità di questi assegni. Bastano pochi giorni (in alcuni casi sono bastate 24 ore) in parlamento perché venga assegnato ai politici il vitalizio, un beneficio che passa automaticamente alla moglie ed ai figli del politico una volta che questo passa a miglior vita. Questo processo viene chiamato vitalizio di reversibilità, la moglie del parlamentare defunto ha diritto al 60% del vitalizio del marito più un 20% per ogni figlio. Alla morte della moglie, il vitalizio di reversibilità passa automaticamente ai figli ed in assenza di prole ai fratelli o sorelle che risultino a carico del parlamentare.

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Il vitalizio dei politici: i costi della reversibilità

Considerando solo il bilancio del 2015, alla voce “Assegni vitalizi di reversibilità” degli ex dipendenti della camera si legge una cifra parti a 23,5 milioni di euro, a cui si aggiunge quella relativa ai familiari degli ex senatori che è di 18 milioni di euro, per un totale di oltre 40 milioni di euro annui di spesa. A beneficiare del vitalizio di reversibilità sono in totale 652 parenti di parlamentari defunti. Alle spese nazionali si aggiungono quelle delle singole regioni, capitanate dalla Sicilia che spende annualmente 6 milioni di euro solo per i 117 vitalizi di reversibilità corrisposti ai parenti degli onorevoli defunti. Tra questi spicca quello corrisposto da 41 anni alla figlia del deputato messinese Natale Cacciola: eletto alla regione nel 1947 con il partito monarchico concluse il suo incarico nel 1950 e dopo essere scomparso nel ’77 ha passato il vitalizio alla figlia. A seguire la Sicilia c’è la Campania dove ogni anno vengono corrisposti 184 vitalizi a parenti di ex parlamentari per una spesa complessiva di un milione e settecento mila euro.

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