Morgan parla dell’accoltellamento di Niccolò Bettarini: “Sconvolto, però ho qualcosa da dire…”

Niccolò Bettarini
(Instagram)

Morgan parla dell’accoltellamento di Niccolò Bettarini: “Sconvolto, però ho qualcosa da dire…”. 

Morgan ha scritto un messaggio dedicato all’amica ed ex collega di X-Factor Simona Ventura dopo l’accoltellamento del figlio di 19 anni Niccolò Bettarini. Un messaggio che non ha mancato di suscitare polemiche e che ha reso necessario un secondo intervento da parte di Morgan nel tentativo di chiarire le sue parole.

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Il messaggio di Morgan pubblicato su Facebook

“Fuori da una discoteca milanese ieri è stato pugnalato 9 volte il figlio di Simona Ventura, sono sconvolto. Abbraccio Simona che è una mia amica e una fantastica mamma e prego per suo figlio. Aggiungo che la musica di merda contribuisce a comportamenti violenti, incivili e, in sintesi diffonde mancanza di umanità e di senso dell’essere umano. Obnubila la possibilità di ragionare e quindi non sviluppa l’intelligenza. Se anziché certa musica stupida, monosillabica, techno e con la cassa in quarti, si ascoltasse un po’ di De André certa gente oggi non girerebbe con i coltelli in cerca di sangue ma con ironia in cerca di dialogo e di avventura”. 

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Dopo le polemiche il secondo messaggio di Morgan

Probabilmente mi sono spiegato male. Non collego la musica di quella discoteca alla vicenda. Non demonizzo generi, faccio una semplice riflessione. Diciamo così, nulla escludo dalle esperienze artistiche, tranne l’ignoranza, ecco. Allargare la propria conoscenza e in generale i propri orizzonti, non solo a proposito dell’arte ma dello stare al mondo più in generale, aiuta ad essere tolleranti e trovare il modo di capire le cose e le situazioni anche quelle più diverse da noi. Questo disattiva la violenza e abilita il dialogo. Ciò non toglie che esiste musica belle e musica di merda, al di là di me, prima e dopo di me. E che Charles Manson ascoltasse i Beatles è tutto da verificare. Magari li ha “usati” o forse qualche giornalista ci ha costruito sopra a sostegno di tesi personalmente non condivisibili. Ma son certo che se avesse VERAMENTE ascoltato i Beatles e condiviso il loro spirito non avrebbe fatto la strage, perché nei Beatles è contenuto l’esatto contrario cioè un messaggio non violento. Quindi non facciamo forzature a favore di un’assenza di ethos, che l’edonismo reaganiano del tutto è lecito ha fatto il suo tempo. L’estetica è e deve essere anche etica”.

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