Naufragio dei migranti al largo della Libia: 100 morti, tra loro tre neonati

Naufragio
(MAHMUD TURKIA/AFP/Getty Images)

Naufragio dei migranti al largo della Libia: ci sono più di 100 morti, tra loro tre neonati. 

Un barcone pieno di migranti è naufragato a sei Km dalle coste della Libia e ha provocato la morte di oltre 100 persone. Tra loro anche tre bambini che avevano meno di un anno e mezzo. Di tutti coloro che erano a bordo se ne sono salvati soltanto 16.

Naufragio dei migranti, ecco cosa è successo

Molti giornalisti stanno in queste ore facendo un facile, ma sbagliato collegamento diretto tra questa tragedia e la decisione del Ministro dell’Interno Matteo Salvini di chiudere i porti. Un collegamento che non esiste nella realtà per una serie di motivi. Innanzitutto i migranti che sono andati incontro a questa morte non era su una nave appartenente ad una Ong ma su un barcone. Inoltre si trovavano molto vicini alle coste della Libia e dunque era senza ombra di dubbio compito della guardia costiera di quel paese prestare il soccorso all’imbarcazione e intercettarla prima che accadesse la tragedia.

La politica di Salvini non prevede di certo di lasciar morire in mare le persone e la riprova l’abbiamo da quando, dopo la vicenda dell’Aquarius, in Sicilia arrivarono su una nave proprio della Guardia Costiera Italiana oltre 900 migranti raccolti in mare mentre erano in difficoltà coi loro barconi. Quella di Salvini appare una battaglia, giusta, nei confronti di chi approfitta della disperazione di queste povere persone, di chi ha trasformato il soccorso in mare in un business mascherato da operazione umanitaria, ma come lui stesso ha più volte spiegato non c’è di certo l’intenzione di lasciar morire in mare persone in difficoltà. Come dimostra anche il vertice europeo di poche ore fa l’Europa, dopo tante belle parole, pare non avere comunque voglia di farsi carico di aiutare l’Italia nell’accoglienza e dunque se vogliamo andare a ricercare delle colpe dovremmo rivolgere lo sguardo prima di tutto verso chi da anni ha lasciato il nostro Paese solo ad affrontare questa emergenza umanitaria immane.

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