Bergamo: muore il professor Giovanni Salesi, il ricordo degli studenti

Giovanni Salesi
(Facebook)

Università di Bergamo in lutto: muore in un incidente stradale il professor Giovanni Salesi, associato di fisica, il ricordo degli studenti.

Un lutto gravissimo ha colpito l’Università di Bergamo nelle scorse ore: in un incidente stradale è morto Giovanni Salesi, docente associato di fisica alla sede di Dalmine. Aveva 58 anni ed era originario di Ragusa. Il docente si è schiantato con la sua auto contro il guardrail mentre percorreva l’ex statale 470 della valle Brembana. All’origine del drammatico incidente mortale, ci sarebbe un malore avvertito dal professor Giovanni Salesi. L’uomo lascia l’anziana madre, che vive in Sicilia.

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Il cordoglio di Ateneo e studenti per la morte di Giovanni Salesi

Grande era la stima per il professore all’interno dell’Università: “Era molto amato anche per come sapeva insegnare la fisica ai giovani. Aveva realizzato il progetto ‘Beautiful Campus’. Ora sarà terminato in suo ricordo”, si legge sulla pagina Facebook dell’ateneo. Spiega il rettore Remo Morzenti Pellegrini: “Da quest’anno Giovanni Salesi era diventato docente associato dopo anni come ricercatore aveva coronato la sua carriera. Era molto particolare: giusto nei giorni scorsi gli avevo approvato il suo progetto “Beautiful campus”, con il quale aveva proposto di abbellire la sede di Dalmine con una meridiana, un pendolo di Foucault, degli elettroni. Ci teneva molto al bello e anche per questi aspetti era un docente molto amato”.

Alberto Arrigoni, rappresentante degli studenti dell’ateneo bergamasco, sottolinea: “Tanti sono i ragazzi che, esitanti e spaesati dal loro ingresso nell’esperienza universitaria, si sono rivolti a lui, il quale si è prodigato con completa disponibilità e umanità a seguire personalmente. Vedeva e credeva nelle potenzialità degli studenti anche quando questi erano i primi a dubitarne, li sosteneva anche successivamente al superamento del suo esame, interessandosi al loro andamento, dando consigli sul proseguo del percorso e soprattutto condividendo sinceramente con loro la gioia dei successi e la frustrazione degli insuccessi, spronandoli in tal caso con più energia a continuare e a migliorare senza perdersi d’animo”.

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