“Macabre minacce” da parte di un famoso gruppo musicale a Giorgia Meloni!

Giorgia Meloni
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“Macabre minacce” da parte di un famoso gruppo musicale a Giorgia Meloni!

I 99Posse contro la Meloni: “Se sei fascista devi penzolare”. Il noto gruppo musicale alza il polverone per un post su Twitter in risposta alle parole della donna e leader di Fratelli d’Italia. Parole pesanti che sicuramente porteranno a delle complicazioni anche se al momento la donna stessa non ha voluto rispondere alle provocazioni con altrettante parole. Ora la palla passa all’opinione pubblica e vedremo se interverrà anche la Polizia postale.

I 99Posse contro la Meloni

Facciamo un passo indietro e torniamo a ieri quando Matteo Salvini si è pronunciato in merito alla situazione legata ai rom del nostro paese. Sottolineando che quelli già presenti in Italia è ormai un dato di fatto che rimarranno qui sarà importante fare un censimento, secondo il leader della Lega Nord, per controllare tutte le persone che sono presenti in Italia e avere dei tratti di riconoscimento. Le sue parole hanno creato molte polemiche.

Giorgia Meloni a Napoli aveva risposto alle parole proprio di Matteo Salvini, sottolineando: “La proposta di Fratelli d’Italia è sempre e comunque la stessa. Va bene censirli per capire di cosa stiamo parlando, però se sei nomade devi ”nomadare” non puoi stanziare”. Con una licenza dall’italiano la donna aveva espresso un concetto chiaro per ribadire che chi è nomade deve vagare e non fermarsi su di un territorio.

I 99Posse hanno attaccato tramite Twitter sottolineando: “Cara Giorgia Meloni se sei nomade devi nomadare. Se sei rom devi rommare. Se sei slavo devi slavare. Se sei fascista devi penzolare“. La macabra battuta è legata alla fine di Benito Mussolini appeso a testa in giù dopo la caduta del regime fascista. Parole che vanno decontestualizzate e che attribuite a un politico di oggi sanno di minaccia. Subito è arrivata la risposta del deputato di Fratelli d’Italia Federico Mollicone che ha chiesto l’intervento della Polizia Postale per l’immediata chiusura del profilo Twitter del gruppo. Questi ha voluto sottolineare: “Il confronto politico, per quanto aspro, non dovrebbe mai e poi mai sconfinare in degli attacchi personali”.

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