Terremoto devastante in Giappone: 200 feriti, morta bimba di 9 anni

Terremoto devastante in Giappone: 200 feriti, morta bimba di 9 anni
(Getty Images)

Terremoto dalla potenza devastante in Giappone, il bilancio al momento è di 200 feriti e 3 morti, tra cui una bambina di appena 9 anni.

Risveglio da incubo per gli abitanti di Osaka, polo industriale più importante del Giappone nonché seconda città per densità di popolazione dell’arcipelago asiatico. La città giapponese è stata colpita nelle prime ore della mattina da un terremoto di magnitudo 6.1. La violenza del sisma è stata tale da indurre la popolazione a fermare ogni attività: sono state bloccate tutte le fabbriche e tutti i treni. Si registrano anche numerosi incendi per tutta la metropoli asiatica.

Terremoto devastante in Giappone: il bilancio delle vittime

Secondo le prime informazioni giunte il bilancio delle vittime è fermo a 3: tra queste c’è una bambina di 9 anni che sarebbe stata schiacciata dal crollo del muro esterno della scuola elementare di Takahaki (parte nord di Osaka), mentre le altre due vittime sono due uomini rispettivamente di 80 e 84 anni. Pare che quest’ultimo sia stato trovato dentro la sua abitazione, schiacciato dal peso di una libreria franatagli addosso a causa della violenza del sisma. Secondo quanto riferito dall’emittente nazionale NHS sarebbero oltre 200 i feriti tra Osaka e le due prefetture di Hyogo e Kyoto.

Quello di questa mattina in Giappone è l’ultimo di un’infinita serie di terremoti devastanti che negli anni hanno colpito il Paese del Sol Levante. L’arcipelago Nipponico, infatti, è ha forte rischio sismico e nel corso dei secoli è stato spesso colpito da terremoti di intensità simile a quella di oggi. Proprio per questo motivo le città nipponiche sono costruite con rigidi criteri antisismici che limitano il più possibile i crolli dei palazzi e di conseguenza le vittime. Ciò nonostante la violenza dei terremoti è tale che non tutte le costruzioni (specialmente in una città come Osaka in cui non tutte le abitazioni sono costruite con questi criteri) riescano a reggere l’urto devastante del sisma e ad evitare che ci siano vittime.

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