Mentana contro Macron: “L’ultimo che può dare lezioni sui migranti”

Mentana contro Macron: "L'ultimo che può dare lezioni sui migranti"
(Photo by Ernesto Ruscio/Getty Images)

Mentana risponde alle critiche di Macron dicendo al presidente francese che la Francia è l’ultima nazione che può dare lezioni sul cinismo e irresponsabilità.

La dura opposizione del neo governo Conte all’accoglienza dei migranti rimasti in stallo sull’Aquarius ha generato le critiche feroci di gran parte delle nazioni europee. L’atteggiamento di Salvini e Toninelli è stato giudicato (in parte a ragione) da molti cinico e persino irresponsabile, poiché a bordo di quella nave c’erano persone che hanno rischiato la vita. Tra i più critici sicuramente il presidente Francese Macron che all’indomani della conclusione dell’odissea di Aquarius ha commentato  il comportamento del governo italiano definendolo “Cinico, irresponsabile e vomitevole”. L’uscita del presidente francese non è piaciuta a molti che hanno contestato alla Francia di aver da tempo chiuso i porti. Tra quelli che non hanno gradito l’invettiva di Macron, c’è sicuramente Mentana che gli ha risposto sottolineando come proprio lui sia l’ultimo ad avere voce in capitolo a riguardo.

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La risposta di Mentana a Macron 

Il commento non è andato giù al direttore del Tg di La7 Enrico Mentana, il quale ritiene Macron e la Francia gli ultimi soggetti in grado di dare lezioni di umanità. In un post pubblicato sul proprio profilo, infatti, il giornalista scrive: “È giudizio di molti che ci sia stata una parte di cinismo e di irresponsabilità nella posizione italiana sui migranti dell’Aquarius. Ma l’ultimo, proprio l’ultimo che può imputare questo all’Italia è il presidente francese”. Nel prosieguo della risposta, il direttore del Tg di La7 spiega le motivazioni per cui la Francia e Macron non hanno voce in capitolo e non potrebbero dare lezioni all’Italia: “Al confronto di Macron, in tema di accoglienza, Salvini e Toninelli sono due romantici utopisti. Avesse dedicato ai migranti un millesimo degli sforzi fatti per tenere le fila del nuovo potere in Libia, oggi la situazione sarebbe ben diversa”. La dura critica al presidente francese si conclude in questo modo: “Invece abbiamo davanti agli occhi la vergogna di Ventimiglia e di Bardonecchia, e i porti francesi ostentatamente sigillati”.

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