Palermo: auto precipita in una scarpata, Simona e Piero muoiono a 28 anni

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Palermo: Piero e Simona sono precipitati da un tornante sul Monte Pellegrino e dopo 50 metri di caduta sono morti sul colpo.

Tragedia nel palermitano, due ragazzi di 28 anni, Piero Torres e Simona Messina, sono precipitati in una scarpata mentre percorrevano i tornanti del monte Pellegrino con la Mercedes Classe A del ragazzo. I giovani siciliani stavano percorrendo il tratto stradale che conduce da Mondello (località balneare molto famosa in provincia del capoluogo siciliano) al Monte Pellegrino quando, improvvisamente, la loro auto è uscita fuori strada distruggendo un guardrail e precipitando per oltre 50 metri in una scarpata. L’auto si è ridotta ad un cumulo di lamiere, al suo interno, incastrato tra le lamiere c’era ancora Piero, mentre Simona, priva di cintura di sicurezza al momento dell’impatto, è stata sbalzata fuori dall’abitacolo.

Palermo, auto precipita in una scarpata: i tentativi di soccorso e la dinamica

In seguito all’incidente si sono recati sul posto i Vigili del Fuoco, le ambulanze ed i Carabinieri. I primi si sono occupati del recupero dei corpi delle due vittime stradali, un recupero molto difficoltoso nel caso di Piero, ancora incastrato tra le lamiere dell’auto. Per entrambi non c’è stato nulla da fare, i due ragazzi sono morti probabilmente sul colpo ed all’arrivo delle ambulanze nessun tentativo di rianimazione è stato possibile. Per quanto riguarda invece la dinamica dell’accaduto non ci sono ancora notizie certe: sul manto stradale non ci sono tracce di frenata, il che indica che la perdita di controllo è stata improvvisa.

Le ipotesi sono molteplici potrebbe essersi trattato di un colpo di sono, di terriccio sul manto stradale o di una buca che hanno causato la sbandata. Ciò che è certo è che i due ragazzi non si sarebbero dovuti trovare su quella strada, via Monte Ercta era infatti indetta al traffico da circa un anno: nel gennaio del 2017 c’è stata una frana sul tratto e il comune ha chiuso la strada per effettuare lavori di contenimento del rischio idrogeologico che ancora non sono stati ultimati. All’imbocco del tratto è infatti possibile vedere un cartello di segnalazione del pericolo e delle barriere che qualcuno ha deciso di forzare permettendo il passaggio.

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