Elezioni amministrative: Vittorio Sgarbi eletto sindaco di Sutri

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(screenshot Youtube)

Elezioni amministrative 2018: Vittorio Sgarbi eletto sindaco di Sutri, in provincia di Viterbo, con l’appoggio di Lega e Rifondazione comunista.

Alle elezioni amministrative di ieri, 10 giugno, l’onorevole Vittorio Sgarbi è stato eletto sindaco del comune di Sutri, seimila abitanti in provincia di Viterbo. Il critico d’arte ha ottenuto il 58,79 per cento delle preferenze. Sconfitto l’aspirante sindaco della Lista civica Sutri, Luigi Di Mauro. Della lista a sostegno di Vittorio Sgarbi facevano parte esponenti di diversi partiti, dalla Lega a Rifondazione Comunista.

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Vittorio Sgarbi sindaco: la sua carriera politica

Vittorio Sgarbi ha esultato dopo l’elezione: “Sono felice e soddisfatto”. Lunghissima la carriera politica del critico d’arte, che alcuni lo hanno definito “il più grande trasformista d’Italia”. Militanza e collaborazione ha attraversato formazioni politiche di ogni specie: cresciuto tra le file dell’Unione Monarchica Italiana, ha avuto a che fare con Pci, Psi, Dc, Msi e Pli nella Prima Repubblica. Arriva poi l’adesione a Forza Italia, quindi Vittorio Sgarbi fonda il Partito Federalista che abbandona per la lista Pannella-Sgarbi, quindi attraversa tutta una serie di movimenti, tra cui il siciliano Movimento per le Autonomie. Le sue ultime ‘creature’ politiche sono Partito della Rivoluzione-Laboratorio Sgarbi e Rinascimento, partito da lui fondato con Giulio Tremonti nel 2017.

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Vittorio Sgarbi sindaco: quante volte è stato eletto

Per Vittorio Sgarbi è la terza esperienza da sindaco: era già stato eletto primo cittadino di San Severino Marche, nel maceratese, agli inizi degli anni Novanta, sostenuto da una coalizione formata da Democrazia Cristiana e Movimento Sociale Italiano. Durò appena un anno e alla vigilia di Natale del 1993 il comune venne commissariato. Sicuramente più lunga, ma altrettanto controversa è l’esperienza nel comune di Salemi. Venne eletto nel giugno 2008, sostenuto dall’UDC, dalla DC e da una lista civica di centro.

Si fa subito notare per le sue uscite: nomina il cantante Morgan assessore all’ebbrezza, l’artista Graziano Cecchini, Oliviero Toscani e Peter Glidewell assessori al nulla e un poliziotto assessore all’antimafia. A Toscani viene poi affidata la delega alla creatività del comune. Parte in quel periodo il progetto di salvaguardia del patrimonio artistico della città vendendo al prezzo simbolico di 1 euro le antiche case di Salemi, a patto che venissero ristrutturate. In molte personalità note si dicono interessate al progetto. Circa quattro anni dopo l’elezione di Sgarbi, il comune di Salemi viene sciolto per infiltrazioni mafiose.

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A cura di Gabriele Mastroleo

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