Pensioni più basse per chi si ritira dal lavoro nel 2019

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(Pixabay)

Pensioni più basse per chi si ritira dal lavoro nel 2019: lo ha stabilito un recente decreto, in dieci anni calo complessivo dell’11%.

Il nuovo governo M5S-Lega ha annunciato che metterà mano alla riforma Fornero: l’obiettivo è l’introduzione di quota 41 e quota 100. Nel frattempo, però, anche il prossimo anno chi andrà in pensione si ritroverà accreditato circa l’1% in meno rispetto a chi ha scelto di andare in pensione già quest’anno. Lo ha stabilito il dm del 15 maggio del ministero del lavoro, pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale, che ha fissato i coefficienti di trasformazione del montante contributivo validi dal 2019 al 2021.

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Pensioni basse: quanto sono calate in dieci anni

Si tratta in sostanza di coefficienti variabili in base all’età del lavoratore al momento di andare in pensione, che va dai 57 ai 71 anni: l’età massima è entrata peraltro in vigore da quest’anno. Questi dati sono suggeriti dal quotidiano economico ‘Italia Oggi’. Si tratta di calcoli disarmanti, che testimoniano come dal 2009 a  oggi le pensioni siano sempre calate. Si pensi che un lavoratore con 100mila euro di contributi versati e 65 anni d’età il prossimo anno prenderà 5.245 euro di pensione, nel 2009 erano 6.136 euro.

Pensionati sempre più poveri: i dati

Insomma, dai dati del quotidiano economico si evince che i pensionati italiani sono sempre più poveri e il loro assegno è alleggerito anche dalla scelta di andare in pensione in anticipo. La riforma Fornero ha di fatto agevolato chi rimarrà al lavoro fino a 70 anni e 7 mesi e dal prossimo anno fino a 71 anni. Stando ai conteggi, nel triennio 2013/2015, a parità di ogni altra condizione, gli assegni sono stati alleggeriti in media di circa il 3% rispetto al triennio precedente, 2010/2012.

Un terzo taglio ha provocato una riduzione ulteriore di circa il 2%. In tal modo, la riduzione complessiva media dal 2009 al 2018 è di circa l’11%. A farne le spese, di fatto, sono i pensionati più in difficoltà o coloro che scelgono di andare in pensione in anticipo dopo una vita di lavoro e sacrifici. Vedremo se con la riforma delle pensioni che intende varare il nuovo governo ci sarà un’inversione di tendenza.

A cura di Gabriele Mastroleo

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