Pamela Mastropietro, la madre grida allo scandalo

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Sono cadute le accuse per Lucky Awelima e Desmond Lucky per l’omicidio di Pamela Mastropietro. La mamma non ci sta e chiede rispetto

Torna a parlare Alessandra Verni, mamma di Pamela Mastropietro, la giovane uccisa e fatta a pezzi a Macerata. Per il suo efferato omicidio è in carcere Innocent Oseghale, mentre per Lucky Awelima e Desmond Lucky sono cadute le accuse sul caso e rimangono quelle per spaccio di eroina. Queste la parole della Verni a ‘Il Messaggero’: “Sopravvivo per dare giustizia a mia figlia. Non capisco perché discolpare Awelima e Lucky dopo che quest’ultimo è andato con Oseghale a comprare l’acido e non trovandolo hanno preso la candeggina. Non credo – sottolinea – che il massacro di mia figlia sia da imputare a una sola persona. Se quei due escono di scena vuol dire che ci sono altri mostri in libertà, invito gli inquirenti a continuare le indagini. Non può finire qui, hanno messo in mezzo solo Oseghale”. Per questo “inizio a dubitare che la giustizia si ottenga nei processi”.

Pamela Mastropietro, la mamma chiede di indagare sulla Comunità Pars

Analizzando tutte le fasi dell’indagine, è stato stabilito dal Riesame che non c’è stata violenza sessuale. Anzi il tribunale ha precisato che il rapporto è stato consenziente in un clima amicale. Una versione dei fatti che trova in disaccordo la mamma di Pamela: “È scandaloso, offensivo per Pamela. Allora se vengo al bar con te, se facciamo la spesa e poi mangiamo insieme, poi sei legittimato ad approfittarti di me? Mia figlia era stordita dalle medicine e hanno abusato di lei. Pamela era fragile, ma non era una poco di buono o una tossica come è stata descritta. Quella mattina era stordita, l’ha detto anche il tassista che l’ha portata in stazione. È violenza sessuale anche per chi si approfitta di una giovane con problemi psichici”, afferma Alessandra Verni. La mamma di Pamela chiude l’intervista con un invito alla magistratura. La donna chiede di indagare sulla Comunità Pars di Corridonia: “Anche loro sono responsabili, è normale che non abbiano ricevuto nessuna ispezione? L’ultima risale al 2014?”

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