Lorenzo Fontana, Ministro della Famiglia: gay e aborto, ecco il suo pensiero

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Lorenzo Fontana, Ministro della Famiglia: gay e aborto, ecco il suo pensiero.

Tutte le dichiarazioni del neo ministro della Famiglia e Disabilità su famiglia, unioni civili, aborto e la risposta di Tiziano Ferro.

Lorenzo Fontana, il neo ministro parla di famiglia, aborto, gay e unioni civili

A pochi giorni dal giuramento al Quirinale del professor Conte, nuovo premier di Governo, e della sua squadra di ministri, non poche sono le polemiche delle ultime ore su Lorenzo Fontana.
Quest’ultimo guiderà il dicastero per la Famiglia e la Disabilità del  governo nascente leghista e pentastellato.

“La famiglia naturale è sotto attacco. Vogliono dominarci e cancellare il nostro popolo“, dichiarava nel 2016 Fontana, che sul proprio account Twitter si descrive come “veronese e cattolico“.
Già vicesegretario della Lega nord, Fontana proprio nel mese scorso ha partecipato alla Marcia per la Vita di Roma, a favore dell’abrogazione della legge 194 sull’aborto.
Tempo fa, in un intervista al settimanale Vita sul tema demografico dichiarava: “La politica deve occuparsi della famiglia, non possiamo perdere altro tempo. I figli sono l’investimento del futuro. Ogni anno è come se perdessimo una città delle dimensioni di Padova”.
Certamente Fontana si mostra dunque in contrasto ai temi dell’aborto e delle unioni civili, votato invece a politiche più stringenti a favore della famiglia.

Elementi fondanti delle politiche riguardanti il dicastero al quale si porrà alla guida saranno certamente la difesa della vita e della famiglia tradizionale.
“Se non si rispetta la vita dal concepimento alla fine naturale si arriva ad aberrazioni”, ha dichiarato il neo ministro, “come quelle di cui siamo stati e siamo testimoni. È tipico delle dittature: il nazismo omologava per razza, il comunismo per classe sociale e oggi si tenta di omologare per interessi economici o per concezioni di vita. L’anziano non autosufficiente? ‘Un peso per la sanità, dunque un peso per lo Stato… che muoia’ dicono”.

Il ministro Fontana sul caso Alfie

Sul caso del bimbo inglese malato terminale Alfie Evans, il ministro Fontana ha dichiarato: “Una vicenda allucinante e purtroppo anche un segno premonitore di quello che potrà accadere in tutta Europa se la deriva nichilista dovesse continuare. Fa venire i brividi il fatto che un tribunale decida di far morire una persona, in questo caso un bambino di 23 mesi, perdipiù contro la volontà ferrea, eroica dei suoi genitori. Quello che sta succedendo ci permette di capire ancora meglio in che tempi viviamo oggi in Europa”.

Il tema della unioni civili

Sulle unioni civili invece durante un convegno dell’associazione Pro Vita Onlus a Verona, Fontana ha dichiarato come matrimoni gay e la teoria del gender, da un lato, e l’immigrazione di massa dall’altro, mirano a cancellare la nostra comunità e le nostre tradizioni” paventando il rischio di cancellazione del nostro popolo.
L’esempio cui ispirarsi allora è quello della Russia. “Se trent’anni fa la Russia, sotto il giogo comunista, materialista e internazionalista, era ciò che più lontano si possa immaginare dalle idee identitarie e di difesa della famiglia e della tradizione, oggi invece è il riferimento per chi crede in un modello identitario di società”, ha concluso infine.

La risposta di Tiziano Ferro al ministro Fontana

Nelle ultime ore anche Tiziano Ferro ha scelto di rispondere al ministro Fontana, che ha dichiarato “Le famiglie arcobaleno? Non esistono” e il cantautore lo fa ha fatto tramite una storia su Instagram, scritta in italiano, ma tradotta anche in inglese e spagnolo. “Non voglio supporto, mi basterebbe smettere di sentirmi invisibile”, ha affermato Tiziano Ferro.
BC

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