Istanbul: uomo picchia ex moglie in strada, netturbino lo ferma – Video

(Liveleak)

Istanbul, un uomo viene filmato mentre colpisce violentemente l’ex moglie in strada, la violenza viene fermata da un netturbino.

Al termine di un udienza in tribunale per il divorzio, Memhet T. raggiunge l’ex moglie in strada con intenti poco onorevoli. Qualcosa lo ha fatto infuriare e l’uomo è deciso a scaricare tutta la sua rabbia nei confronti della ex moglie, incurante del fatto che si trovino in un strada principale di Istanbul (Turchia) e che sia pieno giorno. Furente Memhet ha aggredito l’ex moglie, le cui urla hanno attirato i presenti, i quali si sono prodigati ad aiutarla fermando l’aggressore e permettendone l’arresto da parte della polizia. Determinante il primo intervento di un netturbino che si è letteralmente lanciato addosso all’uomo per fermarlo.

Istanbul: uomo picchia l’ex moglie, il video

La raccapricciante scena di violenza è stata registrata da una telecamera di sicurezza e successivamente condivisa sulla piattaforma ‘Liveleak‘. Nel video in questione si vede l’uomo che raggiunge l’ex moglie e l’afferra per un braccio, questa prova a divincolarsi senza riuscirci ed a questo punto l’ex marito comincia a colpirla ripetutamente sulla schiena e sulla nuca. L’efferata violenza dell’uomo fa cadere la vittima che comincia ad urlare aiuto e si difende come può dai colpi inferti. Ad un tratto l’uomo cessa l’atto di violenza (probabilmente per dire qualcosa alla donna), ma passano pochi secondi prima che alzi minacciosamente l’oggetto contundente con il quale l’ha precedentemente colpita per riprendere l’aggressione.

Prima che riesca a riprendere, però, un netturbino attirato dalle urla della donna si avvicina a passo sostenuto e quando l’aggressore gli da le spalle comincia a correre e lo placca, immobilizzandolo a terra. In seguito all’atterramento altri passanti si stringono attorno all’aggressore intimandogli di non reagire e facendogli capire che qualunque cosa faccia non potrà sottrarsi alla giusta punizione: l’arresto.

Fabio Scapellato

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