Gratta e Vinci: la truffa dei tagliandi contraffatti e messi in vendita

gratta e vinci truffa
(foto Guardia di Finanza)

La lotteria istantanea Gratta e Vinci è il gioco più amato dagli italiani, ma attenzione alla truffa dei tagliandi contraffatti e messi in vendita.

La lotteria istantanea Gratta e Vinci è uno dei giochi che attira di più gli italiani. Anzi, sono diverse le indagini statistiche che confermano come sia il gioco in assoluto più amato dagli italiani. In tanti vengono premiati dalla sorte. Nei giorni scorsi, un fortunato avventore ha acquistato un biglietto di ‘Turista per sempre’ presso la Tabaccheria 101 di via Biasco, a Lecce, gestita da Massimo De Leo insieme alla moglie Stefania. In tutto l’acquirente ha vinto oltre un milione e mezzo, suddivisi in 300mila euro subito e 6mila euro al mese per 20 anni. Ma bisogna sempre stare attenti alle contraffazioni e alle truffe, che sono dietro l’angolo.

Se vuoi sapere tutto leggi anche –>

Gratta e Vinci falsi: operazione a Napoli

L’ultima, davvero ingente, l’ha scoperta il Nucleo di polizia economico-finanziaria di Napoli. Infatti, è stata individuata una spedizione proveniente dalla Turchia, contenente oltre 62 mila “Gratta e Vinci” evidentemente falsi. I tagliandi erano divisi in 12 colli ed erano spacciati per ‘depliant e brochure’. In realtà, sono stati scoperti migliaia di contraffazioni di biglietti di lotterie istantanee. I tagliandi erano fedelmente riprodotti. Disponibili in tagli da 2 a 20 euro, i “Gratta e Vinci” falsi erano pronti per essere proposti al pubblico.

Queste le lotterie falsificate: “Il Miliardario”, “Il Miliardario Mega”, “Doppia Sfida”, “Numeri Fortunati”, “100x”, “50x”, “Super 7 ½”, “Super Portafortuna”, “Multibonus”, “Un Turista Per Sempre”, “Battaglia Navale”, “Tris Vincente”, “Uno tira l’altro” e “Buon Viaggio”. Grazie al lavoro di indagine, sebbene i destinatari dei colli fossero soggetti con false generalità, sono stati identificati un napoletano e una donna di origine rumena. Sarebbero loro, secondo le indagini, i reali destinatari dei biglietti contraffatti. Dalle indagini, è emersa anche la documentazione falsa che intendeva attestare la legalità della provenienza dei “Gratta e Vinci”, mediante un’attestazione della società “Lottomatica S.p.A.” che era ovviamente fittizia.

I Gratta e vinci falsi, proposti al pubblico, avrebbero causato gravi mancati introiti per le casse dello Stato, per un ammontare complessivo di oltre 550 mila euro. Inoltre, nessuno di questi era vincente, per cui i giocatori sarebbero stati frodati.

Leggi anche –>

A cura di Gabriele Mastroleo

Impostazioni privacy