Beppe Grillo: “Il Governo? Se puntiamo a migliorare la vita delle persone si farà”

Beppe Grillo: "Il Governo? Se puntiamo a migliorare la vita delle persone si farà"Intervistato da ‘Newsweek’ il leader carismatico del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo fa un punto della situazione ed apre alla possibilità di un governo di coalizione che punti a migliorare la vita delle persone.

Nonostante la sua notoria avversione per la stampa, Beppe Grillo ha concesso un’intervista ‘Newsweek‘ in cui parla a 360° del suo ingresso in politica, della crescita e delle possibilità di governo del Movimento 5 Stelle. In questi giorni, infatti, l’M5S sta lavorando per trovare un accordo che soddisfi tutte le condizioni necessarie a formare un contratto di governo soddisfacente. Dopo due mesi di rimbalzi la Lega si è finalmente avvicinata alle posizioni dei pentastellati, sciogliendo l’accordo con Forza Italia e presentandosi al tavolo della trattativa, una decisione avallata dallo stesso Silvio Berlusconi il quale, però, si ritiene preoccupato dai possibili sviluppi di questo governo. Oggi sono stati pubblicati i 18 punti del contratto di governo con la Lega e manca solo il nome del premier per poter procedere al giuramento e dare all’Italia un governo dopo le votazioni dello scorso 4 marzo.

Beppe Grillo apre al governo di coalizione, ma con delle condizioni

Nell’intervista concessa a ‘Newsweek’, Grillo parla di come è nato il movimento e spiega le ragioni del suo successo: “Eravamo come un’arca aperta a tutti i disadattati culturali e mentali del nostro paese. Ho viaggiato in giro per tutta l’Italia su di un camper. Il nostro movimento è l’unione della forza del web e delle piazze. La chiave è questa simbiosi”. Il Movimento, quindi, è cresciuto grazie all’appoggio di una cittadinanza stanca della politica, desiderosa di un cambiamento reale.

Ciò che sorge spontaneo chiedere è il perché Grillo abbia rinunciato all’incarico, ed il comico genovese spiega che questo sacrificio era necessario per la crescita del partito stesso che ormai non è ascrivibile ad un’idea politica classica, ma è espressione di cambiamento appunto. Inizialmente, infatti, il V-Day ed il movimento attiravano principalmente giovani e disillusi di sinistra, ma adesso non è più così: “Sinistra, destra, populismo… sono concetti privi di senso. Incomprensibili per le nuove generazioni. L’intelligenza artificiale sta distruggendo il mondo del lavoro tradizionale”.

Superata la dicotomia sinistra-destra, a cosa punta il movimento per migliorare la condizione economico sociale degli italiani? Grillo individua innanzi tutto la creazione di un Europa a due velocità, con regolamenti diversi tra i paesi settentrionali e quelli meridionali: “La nostra visione per l’Europa si ispira al modello svizzero di democrazia diretta. Siamo favorevoli a un referendum consultivo sull’Euro. Potrebbe essere una buona idea avere due Euro, per due regioni economiche più omogenee. Uno per l’Europa settentrionale e uno per l’Europa meridionale”.

L’intervista si conclude con un’opinione sul prossimo governo e sulle possibilità che finalmente si formi. Su questo punto Grillo è molto chiaro, così come lo sono stati Di Maio e Di Battista in questi mesi, il governo si farà se chi si impegna a formarlo rispetterà le loro posizioni: “Ci vorrà ancora un po’ di tempo, ma accadrà. Se puntiamo a ridurre le imposte per le piccole e medie imprese, se puntiamo a un reddito di cittadinanza, se vogliamo migliorare la vita delle persone, allora possiamo trovare un accordo”.

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