Raid dei Casamonica in un bar di Roma: violenze contro disabile

casamonica disabile
(Pixabay)

Nel giorno di Pasqua, un raid dei Casamonica in un bar di Roma: violenze contro disabile che è stata picchiata e presa a cinghiate.

Il clan dei Casamonica si sarebbe reso protagonista di un violento episodio in stile Arancia Meccanica a Roma. Tutto sarebbe avvenuto lo scorso primo aprile, il giorno di Pasqua, in un bar. Stando a quanto ricostruito, un membro del clan Casamonica è entrato nel locale, sito in via Salvatore Barzilai con un cugino. Dietro al bancone, c’era un ragazzo romeno, che è stato insultato dai due. Quando una ragazza disabile è intervenuta in difesa del giovane, ha vissuto dei momenti terribili, che vengono ora denunciati.

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Casamonica picchiano disabile: la ricostruzione dell’accaduto

I due hanno attaccato verbalmente il giovane: “Questi romeni di m…a non li sopporto proprio”. La loro rabbia sarebbe nata da un motivo davvero futile, ovvero non erano stati serviti immediatamente. A quel punto, stando a quanto ricostruito, la giovane disabile, presente all’interno dell’esercizio commerciale, si sarebbe ribellata: “Se il bar non vi piace andate altrove”. Una frase che non è piaciuta ai due, in particolare a Casamonica, che avrebbe 26 anni e diversi precedenti per estorsione e falso. Infatti, prima toglie gli occhiali alla ragazza e li lancia dietro il bancone, poi dà sfogo alla sua furia cieca.

Si è sfilato la cintura dai pantaloni e l’ha passata al cugino, quindi hanno preso la giovane alle spalle, l’hanno frustata e poi presa a calci e pugni, lasciandola massacrata per terra. Infine l’ultima minaccia: “Se chiami la polizia ti ammazziamo”. Come se non bastasse, poco dopo il cugino è tornato nel bar con il fratello per completare l’opera. Hanno praticamente distrutto il locale, rovesciando tavolini e sedie e minacciando: “Qui comandiamo noi, non te lo scordare: questa è zona nostra. Ora questo bar lo devi chiudere, altrimenti sei morto”.

Il nuovo raid di fronte a dei clienti che non hanno mosso un dito, ma il ragazzo romeno non ci è stato e ha denunciato quando accaduto alle forze dell’ordine. Si è a quel punto mosso il nonno dei fratelli protagonisti del secondo raid, che si è presentato al bar per un caffè e una volta arrivato al punto di pagare ha minacciato il barista: “Ritira immediatamente tutte le accuse o morirai”. Parole che hanno spaventato il giovane, che ha chiuso per due giorni, ma non la moglie, che ha sporto una nuova denuncia.

A cura di Gabriele Mastroleo

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