Linea Blu: alla scoperta di Baia e dei Campi Flegrei

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Baia (screenshot video)

Linea Blu nella puntata di oggi 28 aprile è andata alla scoperta di Baia e dei Campi Flegrei, in particolare delle sue tipicità e dei suoi tesori nascosti.

Dopo aver scoperto Ponza e le Isole Pontine, Linea Blu – il contenitore del sabato pomeriggio di Raiuno dedicato a Mare Nostrum – nella puntata odierna è andato alla scoperta di Baia, una frazione di Bacoli, comune di Napoli e parte dei Campi Flegrei. La conduttrice della trasmissione Donatella Bianchi è andata alla ricerca soprattutto delle piccole comunità che in questo lembo di terra vivono, con un’economia basata soprattutto sul porto.

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Baia e il bradisismo nei Campi Flegrei

La prima parte della trasmissione è stata dedicata ai fenomeni bradisismici, che sono una peculiarità dell’area vulcanica dei Campi Flegrei. Il piccolo borgo che dà sul golfo di Pozzuoli attraverso un porto sfruttato dalla movida serale e notturna tutto l’anno infatti deve fare i conti con questo fenomeno. Il bradisismo consiste in un periodico abbassamento (bradisismo positivo) o innalzamento (bradisismo negativo) del livello del suolo. I tempi umani sono lenti, ma quelli geologici sono invece molto rapidi. Nei Campi Flegrei è appunto molto sviluppato nel golfo di Pozzuoli, dove interessa la zona che va da Capo Miseno e Baia fino a Posillipo. Ai primi anni Ottanta, il fenomeno fu davvero rilevante: si parla di un ritmo di 3 mm al giorno, che in due anni significò 180 cm complessivi. Questo provocò migliaia di fenomeni sismici: circa 500 al giorno, 10mila complessivi.

La cucina tipica di Baia e dei Campi Flegrei

Anche la cucina di Baia è ovviamente tema della trasmissione: a farla da padroni sono i frutti di mare, in particolare i ricci. Un piatto tipico della cucina locale sono infatti gli spaghetti ai ricci di mare. Una ricetta semplice e gustosa: si mette a rosolare l’aglio tagliato a pezzettini piccolissimi, il prezzemolo tritato e un pò di peperoncino, eventualmente si possono usare anche pomodori spellati, privati dei semi e spezzettati (oppure tritati grossolanamente), quindi una volta che le linguine sono fatte saltare in padella, si aggiungono le uova dei ricci di mare. A Pozzuoli, invece, il Mercato Ittico merita una visita per la sua funzionalità e il colorato ambiente dei banchi. Insomma l’economia si basa sulla pesca e questo ha effetti immediati appunto sulla cucina tipica locale. Linea Blu ha anche mandato in onda un’intervista a Sophia Loren, di qualche tempo fa, in cui l’attrice ha parlato del suo rapporto con il mare, in particolare quello dei Campi Flegrei. Uno dei primi film interpretati dall’attrice è La Baia di Napoli, in cui affianca Clark Gable e Vittorio De Sica.

I segreti del mare di Baia

Ospite della trasmissione Stefano Benazzo, che si definisce “fotografo italiano di relitti”, con l’obiettivo del “dovere di memoria” per tutte quelle persone che nelle tragedie del mare hanno perso la vita e non hanno nessun tipo di riconoscimento. Proprio a Baia c’è il relitto di una nave, definita da qualche tempo “la Costa Concordia locale”. Si tratta del “Sassari I”, una nave mercantile immatricolata a Cagliari e bloccata per cavilli burocratici, nella rada di Baia dagli inizi degli anni Ottanta. Da molto tempo, in molti attivisti della zona chiedono che il relitto del Sassari I venga rimosso dall’incantevole golfo di Baia. Per ora, nulla è cambiato: la Guardia Costiera monitora la situazione, onde evitare che la situazione precipiti. Il rischio, infatti, è che la nave possa affondare, non essendo in grado neanche di contenere persone a borde. Tra i misteri del mare di Baia, anche il ninfeo dell’imperatore Claudio o Ninfeo di Punta Epitaffio. Venne scoperto casualmente a fine anni Cinquanta e oggi viene considerato straordinario per la qualità delle sculture e le dimensioni dei blocchi. Samuele Carannante per la Marine Sub che sta svolgendo i lavori di svuotamento ne ha rilevato alcuni segreti nel corso di ‘Linea Blu’. Ogni anno sono tanti gli appassionati di immersione che arrivano a Baia alla scoperta di questo mondo sommerso. Si possono ammirare la ricostruzione di statue marmoree, la via herculanea e tutto un ambiente che ci riporta al passato. La località dei Campi Flegrei viene in sostanza considerata uno dei più grandi tesori archeologici sommersi al Mondo. Molta importanza hanno infine gli straordinari mosaici policromi. Gli ultimi due sono venuti alla luce di recente e l’annuncio è stato dato a novembre 2017: uno è bicromo e mostra quelli che potrebbero essere gli arti inferiori di un atleta o di un guerriero, databile ad una età compresa tra il II ed il IV secolo d. C., il secondo policromo dovrebbe essere più antico ed essere arrivato dalla vicina villa dei Pisoni.

A cura di Gabriele Mastroleo

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