Trasferirsi a Barcellona: come fare, dove andare, come trovare lavoro

Trasferirsi a Barcellona
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Trasferirsi a Barcellona: come fare, dove andare, come trovare lavoro. Tutto quello che dovete sapere se volete andare a vivere a Barcellona. 

Avete deciso di trasferirvi all’estero per vivere meglio? Avete il sogno di trasferirvi a Barcellona, ma non sapete come fare, dove andare e soprattutto come trovare lavoro in Spagna? Ecco per voi tutte le informazioni necessarie se avete deciso di andare a vivere a Barcellona: documenti necessari, migliori zone della città in cui andare a vivere, lavori più ricercati.

Vivere a Barcellona: come fare per trasferirsi definitivamente

Andare a vivere e Barcellona e trasferirsi per sempre nella capitale della Catalogna è senza dubbio il sogno di molti, un sogno surrogato dall’idea di un clima migliore, maggiore facilità nella ricerca di un lavoro e uno stile di vita più sereno e divertente.

I documenti necessari per andare a vivere a Barcellona

Il primo e più importante documento (anche il più difficile da ottenere) è il NIE, una sigla che sta per Numero Identidad Extranjero. In sostanza si tratta dell’equivalente del nostro codice fiscale e senza quello non potete fare nulla, né prendere una casa né trovare un lavoro. Tutti quelli che vogliono fermarsi in Spagna per più di 3 mesi devono obbligatoriamente avere il NIE. Il documento si può richiedere sia dall’Italia presso l’Ambasciata spagnola sia direttamente sul posto. Paradossalmente è più facile e rapido ottenerlo dall’Italia (avendo l’accortezza di farne richiesta qualche mese prima del trasferimento) piuttosto che in città come Barcellona dove gli uffici preposti concedono appuntamenti col contagocce e rimandando molto in là nel tempo il rilascio del documento. Per farne richiesta avrete bisogno del passaporto e dovrete pagare una tassa di circa 10 euro.

Una volta ottenuto il NIE potrete richiedere gli altri documenti necessari per poter vivere e lavorare a Barcellona: la seguridad social per poter usufruire del servizio sanitario, il Patròn, ovvero il domicilio e il conto in una banca spagnola.

Trasferirsi a Barcellona, in quali zone andare a vivere

Barcellona è costituita da 10 distretti amministrativi e 73 quartieri. Nel centro e cuore pulsante della città troverete questi quartieri: Gotico, Raval, Borne, Sant Antoni, Poble Sec e la Barceloneta. Si tratta di una zona molto movimentata e ovviamente anche molto cara, non proprio l’ideale per chi si trasferisce qui con budget limitato e alla ricerca di un lavoro. Spostandosi verso quartieri come  l’Eixample o la zona dell’Arco di Trionfo, el Fort Pienc o Poble Sec i prezzi scendono sensibilmente. Per affittare un appartamento vi chiederanno diverse garanzie e una di queste ovviamente è un contratto di lavoro. Per questo motivo almeno inizialmente potreste accontentarvi di trovare in affitto una stanza in un appartamento da condividere con altri coinquilini. Nella zona centrale una stanza può costare intorno ai 400 euro al mese, mentre spostandosi un po’ in periferia potreste trovare anche intorno ai 250 euro. I siti internet più utilizzati per trovare stanze e case in affitto sono i seguenti:

  • Idealista
  • Foto Casa
  • Piso Compartido
  • Italiani a Barcellona
  • Expat

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Come trovare lavoro a Barcellona

Come avrete capito trovare lavoro a Barcellona deve essere la vostra priorità. Per trovarlo vi converrà imparare al più presto e bene lo spagnolo e visto che avete scelto Barcellona anche il Catalano. Se cerchi un lavoro come dipendente e non hai particolari competenze dovrai accontentarti di partire dal basso. Parliamo di lavori nel campo della ristorazione e dell’accoglienza. Qui, essendo Barcellona una meta per milioni di turisti ogni anno, l’offerta non manca, ma sappi che quasi sempre si parte dalla paga minima che ammonta a circa 1000 euro al mese. Un’altra possibilità, ovviamente sempre in base alle vostre competenze, capacità ed aspirazioni, è quella di tentare la strada del lavoro in proprio. Come in Italia si inizierà aprendo una Partita Iva e se si decide di dare il via ad un’azienda (per esempio un bar o un ristorante) bisognerà scegliere la forma giuridica più adatta ed espletare le formalità che sono del tutto simili a quelle necessarie anche nel nostro Paese.

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A cura di Francesco Baglio

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