Claudio Baglioni querela Antonio Ricci, lui replica: “Melensa creatura, non rimangio nulla”

Claudio Baglioni Antonio Ricci

Continua senza sosta l’annosa querelle fra Claudio Baglioni e Antonio Ricci. E dalla querelle si passa alla querela vera e propria, quella che l’ultimo direttore artistico di Sanremo ha fatto recapitare al deus ex machina di ‘Striscia la Notizia’. Il motivo? Beh, diciamo che, per usare un eufemismo, Antonio Ricci non è stato proprio tenerissimo con Claudio Baglioni alla vigilia del Festival. Accuse cattivelle e offese abbastanza gratuite, come ad esempio “il botulino gli blocca i ragionamenti”. L’esplosione di un’antipatia (reciproca, a quanto pare) che è vecchia di decenni, con parole piuttosto pesanti che hanno portato Baglioni ad adire vie legali.

“Baglioni era il cantante preferito dei fascisti, non l’ho mai sopportato. In un mio spettacolo dissi che avrei voluto tirargli una molotov. Ora non posso più farlo, perché se gli dai fuoco si sparge odore acre di plastica che semina diossina in tutto il Paese”. Dopo queste frasi Baglioni fa causa a Ricci, ma mister Striscia non incassa il colpo. Anzi, contrattacca alla grande: “Non mi pento e confermo tutto quello che ho detto su questa melensa creatura che trasuda Baci Perugina da ogni poro. In merito alle overdose da botox, dimostrerò scientificamente in tribunale che quando la fidanzata lo bacia ciuccia botulino”.

Baglioni querela Ricci, lui rilancia: la risposta di ‘mister Striscia’

Antonio Ricci Claudio Baglioni

La querela di Claudio Baglioni non sembra aver placato minimamente Antonio Ricci. Che anzi incassa il colpo e decide di tirarne uno ancora più forte. Antonio Ricci ha parlato (di nuovo) di Claudio Baglioni al ‘Corriere’ e ci è andato di nuovo giù pesante: “Questa querela è la riprova del ‘piccolo grande amore’ con cui ha affascinato tanto i fascisti. Il Divino Claudio non accetta la critica e neppure il diritto di satira. Ha migliaia di fan, ma io voglio ribadire che ‘accoccolati ad ascoltare il mare’ per me è un verso osceno, cacofonico, meriterebbe di essere radiato dall’Alta Cantautoreria Italiana”. E non finisce qui: “Tra le canzoni a tema abbandono, per me ‘Sabato Pomeriggio’ non rientra neppure tra le ultime posizioni. E’ una canzone barocca e ampollosa, terribilmente retorica. Chi, sano di mente, può pensare di trattenere una fidanzatina cantandole ‘passerotto non andare via’? – continua Ricci contro Baglioni – Se io avessi detto ‘passerotto’ ad una ragazza mi avrebbe spaccato la faccia. Giustamente”. Parole di fuoco, alle quali Baglioni, probabilmente, risponderà con altro fuoco. Prendete pure i popcorn.

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