Ponte 25 aprile 2018: il significato della festa, quando venne istituita

25 aprile significato
(Paul Barker Hemings, CC-BY-SA-2.0)

Si avvicina sempre di più il Ponte del 25 aprile 2018: non tutti conoscono però qual è il significato della festa, quando venne istituita e da chi.

Sono tanti coloro che stanno scegliendo cosa fare in occasione della ricorrenza del 25 aprile 2018. Quest’anno è di mercoledì, per cui può essere l’occasione per un super ponte. Se vi state chiedendo dove andare e cosa fare il 25 aprile 2018, le opzioni sono due: un 21-25 aprile, oppure addirittura una settimana di vacanza comprendendo anche il 1 maggio che cade di martedì. Sicuramente, dunque, in molti potrebbero approfittare di quello che potrebbe essere il primo vero ponte con un clima primaverile, visto anche il tempo variabile che si è avuto nei giorni di Pasqua. In questi giorni, vi stiamo consigliando rispetto a cosa fare per quelle date, anche approfittando delle offerte sui voli low cost sia per l’Italia che per l’estero.

Cosa fare per il Ponte del 25 aprile? Ecco alcuni consigli:

Il significato della festa del 25 Aprile

Ma cosa ricorre esattamente in questa giornata? Il 25 aprile 2018 si ricorda il 73esimo anniversario della Liberazione dell’Italia dall’occupazione nazifascista ed è una festività civile. La scelta di questa data è simbolica, perché si commemora il 25 aprile 1945, ovvero il giorno in cui il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia (CLNAI), con sede a Milano e guidato tra gli altri da Sandro Pertini, che oltre trent’anni dopo divenne Presidente della Repubblica, proclamò l’insurrezione in tutti i territori ancora occupati dai nazifascisti. In sostanza, in quella data venne indicato alle forze partigiane di passare all’azione colpendo i presidi fascisti e tedeschi ancora presenti e imponendo loro la resa, prima dell’arrivo degli Alleati. Contestualmente il CLNAI, “in nome del popolo italiano e quale delegato del Governo Italiano”, iniziò a emanare decreti legislativi, tra cui la condanna a morte dei gerarchi fascisti e del capo del fascismo, Benito Mussolini, che da lì a qualche giorno venne infatti catturato e fucilato, prima che il suo cadavere venisse esposto a Piazzale Loreto, a Milano. In quei giorni, vennero liberate le principali città del Nord, nello specifico Bologna, Venezia e Genova, poi il 3 maggio si poté dichiarare conclusa la guerra, con la resa delle forze nazifasciste.

Le altre mete in vista del 25 aprile 2018:

Quando venne istituita la festa del 25 aprile

Le celebrazioni per ricordare il 25 aprile vennero istituite su proposta del presidente del Consiglio Alcide De Gasperi. Fu addirittura il principe Umberto II, allora luogotenente del Regno d’Italia, a proclamare la festa del 25 aprile, emanando un decreto legislativo luogotenenziale. Era il 22 aprile 1946, ma si dovettero attendere altri tre anni, a maggio del 1949, perché con la legge 260 titolata “Disposizioni in materia di ricorrenze festive” venisse istituzionalizzato il 25 aprile come festa nazionale. In seguito, dunque, ogni anno – soprattutto nelle città che sono state decorate con la medaglia d’oro al valor militare – vengono tenute celebrazioni istituzionali per ricordare quella data che sancisce simbolicamente appunto la vittoria della Resistenza partigiana contro gli occupatori nazifascisti. Alle cerimonie commemorative presenziano sia gli amministratori comunali in special modo i sindaci che i rappresentanti delle associazioni che riuniscono i partigiani e soprattutto i loro eredi, come l’ANPI, l’associazione nazionale partigiani italiani, che negli ultimi anni ha vissuto un rinnovamento interno, proprio per garantire che la memoria di quegli eventi non andasse dispersa in seguito al decesso di chi aveva combattuto in prima linea contro il nazifascismo.

Cosa fare il 25 aprile 2018: mete alternative e luoghi da visitare

A cura di Gabriele Mastroleo

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