Morto a 89 anni Arrigo Petacco, storico e giornalista italiano

Arrigo Petacco (screenshot Youtube)

Mondo della cultura in lutto: è morto oggi a 89 anni Arrigo Petacco, storico e giornalista italiano, tra i più noti saggisti del Novecento.

Si è spento oggi a 89 anni Arrigo Petacco, uno degli storici italiani più conosciuti, soprattutto per aver contribuito alla realizzazione di programmi televisivi di divulgazione storica. Nella sua vita, è stato giornalista, saggista di lungo corso e autore Rai. In particolare, è stato caporedattore e direttore della Nazione di Firenze. Tra le sue tesi più controverse, quelle riguardo l’omicidio del deputato socialista Giacomo Matteotti: Arrigo Petacco ritenne che non fu Benito Mussolini il mandante di quel delitto e lo disse pubblicamente nel novembre 2014 in una controversa intervista sul blog di Beppe Grillo. Al di là delle più recenti polemiche, senza dubbio Arrigo Petacco è stato uno dei più noti saggisti italiani del Novecento. Tra i primi a dare notizia del suo decesso, il giornalista e attivista radicale Valter Vecellio, che ha ricordato: “Apprendo con dolore della morte di Arrigo Petacco, giornalista di una TV di cui si è perso lo stampo, divulgatore storico di valore che non ha avuto timore di affrontare questioni e tematiche spinose, andando spesso contro-corrente”.

Le opere e gli altri progetti di Arrigo Petacco

Nella sua carriera da giornalista, Arrigo Petacco oltre a essere caporedattore e direttore della Nazione di Firenze, è stato direttore del mensile Storia Illustrata. Molti i suoi volumi dedicati al fascismo, ha curato saggi monografici sulle figure – tra gli altri – dell’anarchico Gaetano Bresci e di Alessandro Pavolini, che fu Ministro della cultura popolare del Regno d’Italia e segretario del Partito Fascista Repubblicano. Alcuni suoi romanzi, in particolare Joe Petrosino e Il Prefetto di ferro, vennero sceneggiati per la televisione e per il cinema. In particolare, Il Prefetto di ferro – diretto da Pasquale Squitieri – racconta la figura di Cesare Mori, il prefetto inviato da Benito Mussolini nel 1925 a Palermo con poteri speciali per combattere la mafia. Tanti i documentari storici realizzati da Arrigo Petacco per il primo e il secondo canale a cavallo tra gli anni Sessanta e gli anni Settanta, gran parte di questi dedicati agli eventi tragici della Prima e della Seconda Guerra Mondiale. Il 27 dicembre 1986, Arrigo Petacco venne nominato Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, su proposta della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il suo ultimo lavoro, Caporetto, scritto insieme all’ex giornalista de L’Unità Marco Ferrari, è uscito pochi mesi fa. Arrigo Petacco lascia due figlie, Carlotta e Monica, la prima consulente editoriale, la seconda caporedattore del Tg2.

A cura di Gabriele Mastroleo

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