Stazione spaziale cinese in caduta: rischi di impatto e come vederla

stazione spaziale cinese
(screenshot video)

La Stazione spaziale cinese Tiangong-1 è fuori controllo e in caduta verso la Terra: quali sono i rischi di impatto e come vederla online prima della sua distruzione.

C’è ancora preoccupazione per la vicenda di Tiangong-1, la Stazione Spaziale Cinese in orbita intorno alla Terra, il cui rientro incontrollato sul nostro Pianeta era stato annunciato per i primi mesi dell’anno. La stazione spaziale cinese non risponde più ai comandi a causa di un guasto avvenuto il 21 aprile 2016Nei giorni scorsi, la Protezione civile italiana ha emesso un avviso su una possibile caduta di pezzi di Tiangong-1 sull’Italia, in una zona che comprende le regioni a sud dell’Emilia Romagna. L’impatto, secondo la Protezione civile, dovrebbe avvenire tra il 30 marzo e il 3 aprile. Man mano che passano i giorni, quei calcoli si stanno affinando. Stando a quelli dell’Esa, l’Agenzia Spaziale Europea, fatti alcuni giorni fa, potrebbe cadere su un qualsiasi punto della Terra compreso tra le latitudini di +43° e -43°.

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Stazione Spaziale Cinese verso la Terra: la diretta, cosa accadrà

I rischi d’impatto per la Stazione spaziale cinese

Per monitorare la situazione in tempo reale, si può consultare il sito web SatView, che dedica una pagina del portale proprio alla stazione spaziale. Lo stesso sito, nei giorni scorsi, ha sostenuto che la Stazione Spaziale rientrerà sulla Terra il 2 aprile alle 21.22 UTC (le 23.22 in Italia, tenendo conto dell’ora legale). Stando invece ad altri calcoli, potrebbe impattare con la Terra il giorno di Pasqua alle 10.25 ora di Greenwich, dunque le 12.25 in Italia. Si tratta dunque di una situazione in continua evoluzione ed è difficile riuscire ad avere un quadro esatto di quello che potrebbe accadere. In ogni caso, poiché la superficie terrestre è composta dal 70% di acqua, quella che la stazione spaziale fuori controllo cada in mare resta comunque l’ipotesi più probabile. Mentre scriviamo Tiangong-1 sta sorvolando l’Etiopia e la Somalia, poi dovrebbe passare sulle Seychelles. Al momento, viaggia ad un’altezza compresa tra i 220 e i 200 chilometri, a una velocità di circa 28mila km/h. Per tre o quattro volte al giorno sorvola l’Italia, a una distanza di circa novanta minuti per volta. Inizierà a disintegrarsi quando il satellite sarà sceso a circa 120 chilometri, secondo quanto dicono gli esperti dell’Agenzia spaziale italiana. Incontrando la stampa, il capo della protezione Civile Angelo Borrelli non ha minimizzato, ma non ha nemmeno creato troppo allarmismo: “Abbiamo finestre temporali molto limitate e dunque se le ultime analisi confermeranno la possibilità che frammenti del satellite possano interessare il nostro paese, abbiamo l’esigenza di dare un’informazione più chiara possibile alla cittadinanza. I media avranno dunque un ruolo fondamentale per diffondere le informazioni”.

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Stazione spaziale cinese in caduta verso la Terra: dove si trova

Stazione spaziale cinese verso la Terra: come vederla

Tiangong-1 è composta da due moduli cilindrici, quello di servizio, con un diametro di 2,5 metri, e quello abitabile, con un diametro di 3,4 metri. La lunghezza complessiva è di 10,5 metri. Stando a una nota dell’Istituto di scienza e tecnologie dell’informazione ‘A. Faedo’ del Cnr, c’è lo 0,2% delle possibilità che frammenti della struttura cadano sulla nostra Penisola, in un’area compresa tra la Pianura Padana e Lampedusa. Secondo il Cnr, in ogni caso, qualsiasi tipo di ipotesi è al momento prematuro. Solo 36 ore prima della caduta si avranno maggiori informazioni sull’area dell’impatto e vista l’orbita della stazione spaziale cinese, quelle informazioni saranno date appena 4 ore prima se questa dovesse impattare sull’Italia. Per i curiosi che volessero vedere la stazione spaziale in orbita, l’appuntamento è per domani alle 14 ora italiana sul sito del Virtual Telescope Project, che in collaborazione con il Tenagra Observatories in Arizona, mostrerà in diretta uno degli ultimi passaggi di Tiangong-1. Queste le parole dell’astrofisico Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope Project: “Abbiamo pensato di offrire a tutti l’opportunità di spiare questo singolare oggetto spaziale mentre sfila per una delle ultime volte tra le stelle prima che bruci nella nostra atmosfera. Vedremo un piccolo punto di luce muoversi tra le stelle, nel cielo dell’Arizona: solo qualche pixel, ma dal significato senz’altro speciale”. Anche le parole di Masi sul rientro della stazione spaziale cinese sono senz’altro rassicuranti: “Naturalmente, ammesso che davvero qualche parte sopravviva al rientro in atmosfera, la probabilità che una regione abitata sia coinvolta nella caduta di un frammento è eccezionalmente modesta considerando che la regione interessata rappresenta due terzi della superficie terrestre ed è per lo più occupata dagli oceani”.

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A cura di Gabriele Mastroleo

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