Terremoto a Ostuni: paura tra la gente, le reazioni sui social network

terremoto ostuni
(Pixabay)

Terremoto stanotte a Ostuni, avvertito in gran parte di Puglia e Basilicata: paura tra la gente dopo la scossa, tante le reazioni sui social network.

Paura nella notte in Puglia per una scossa di terremoto registrata al largo delle coste di Ostuni. Il sisma, di magnitudo 3.9, è avvenuto in mare, a una dozzina di chilometri dalla spiaggia. I comuni più vicini all’epicentro sono Ostuni e Carovigno a 15 km, poi San Vito dei Normanni a 20 km. La scossa si è verificata nella notte, alle 00.32. L’istituto nazionale di vulcanologia ha stimato la profondità a 27,3 km. Vista la magnitudo del sisma, questo è stato avvertito in tutta la parte meridionale della Puglia, dal Salento fino al capoluogo Bari e addirittura a Matera e nelle località ioniche del tarantino. Non vengono segnalati danni a cose o persone, ma la paura è stata tanta e in molti sono scesi in strada preoccupati. Tantissime anche le telefonate che sono giunte ai Vigili del Fuoco nel corso della notte, da parte di persone che cercavano di capire cosa stesse accadendo. Si tratta infatti di un evento assolutamente non comune da queste parti. Rispetto ad altri tratti dell’Adriatico, soprattutto di fronte alle coste marchigiane e nell’area intorno alle isole Tremiti, è raro che la parte meridionale del mar Adriatico venga colpita da eventi sismici.

Le reazioni sui social network dopo il terremoto a Ostuni

Proprio per questo, alcuni tra i commenti apparsi sui social network mettono sotto accusa le trivellazioni in quella parte di Mar Adriatico. Scrive un utente su Twitter: “I regali di Renzi si stanno già facendo sentire in Puglia ed in particolar modo questa notte ad Ostuni”. Gli esperti chiariscono però che tra la scossa di stanotte e il piano trivellazioni non vi sarebbe alcun nesso per due ragioni. La prima è che nell’Adriatico comunque possono verificarsi scosse, come dimostrano le mappe geologiche. La seconda è che le uniche trivelle in quella zona si trovano nell’area di Campo Aquila, al largo di Brindisi, comunque distanti dall’epicentro e in ogni caso in concessione all’Agip sin dal 1992. In sostanza, la vera causa del sisma di questa notte è dovuta alla cosiddetta  “Placca Adriatica”, nota anche come “Placca Apula”, una zolla della crosta terrestre relativamente piccola. Questa si trova tra parte dal mare Ionio, dell’Adriatico e i settori settentrionale e orientale della Pianura Padana, comprendendo alcune aree delle Alpi meridionali ed orientali. La placca si muove ruotando in senso antiorario sotto la spinta della “Placca Africana” e andando verso nord nord ovest. Nessun fenomeno anomalo, dunque, secondo i geologi. Intanto, immediatamente dopo il sisma, in molti hanno scritto sui social network per segnalare di aver sentito la scossa, come spesso avviene in questi casi. Qualcuno in particolare evidenzia: “Epicentro proprio a casa ed è subito angoscia”. Dunque, per molti pugliesi, quella appena trascorsa è stata una notte di ansia, passata per strada o comunque con una grande preoccupazione che l’evento sismico potesse ripetersi.

A cura di Gabriele Mastroleo

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