Self-service “servito”: col trucco, ecco la procedura utilizzata!

Uno degli ultimi raggiri per arricchirsi sulla “fiducia” di ignari automobilisti nel fare rifornimento.
La strategia è quella di appostarsi in un distributore di carburante negli orari in cui è in vigore il self-service; avvicinava gli automobilisti offrendosi di aiutarli a fare rifornimento, prendere i contanti e poi, invece di utilizzare le tradizionali banconote, le intascava e inseriva una carta carburante aziendale rubata. Protagonista della trovata “genaiale” è un cittadino bengalese di 37 anni che, è stato arrestato dalla polizia con l’accusa di utilizzo indebito di carte di credito. Con questo trucchetto, da fine dicembre a oggi, l’importo delle transazioni non autorizzate registrate sulla carta era arrivato a circa 7.000 euro.
Questa volta il danneggiato è stato l’ignaro proprietario della carta di credito e non gli automobilisti.

Ad accorgersi che qualcosa non andava è stato l’amministratore della società di autonoleggio a cui apparteneva la carta scomparsa.
Dopo avere effettuato vari controlli interni, verificato dove la tessera era più spesso utilizzata, si è improvvisato detective, appostandosi nei pressi del distributore in Via Cristoforo Colombo a Roma.
Poi, visto un movimento sospetto, ha fermato una pattuglia della polizia che transitava in zona. Gli agenti, intervenuti sul piazzale, hanno rinvenuto indosso al cittadino del Bangladesh la carta scomparsa e 350 euro. Ora le indagini dovranno accertare chi abbia fornito al 37enne la carta e il codice pin, necessario per l’utilizzo.

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