“Attentato”: un boato e poi il grido. Panico a Gallipoli, ma quello che è successo davvero lascia sconvolti tutti

(GettyImages)

È follia allo stato puro quello che è successo ieri sera, 23 agosto a Gallipoli. In un momento di tensione internazionale come quello che stiamo vivendo per colpa degli attentati terroristici dell’ISIS, scherzare su questo tema se da un lato può far bene, dall’altro va comunque fatto con criterio e intelligenza. L’ironia ovviamente può essere una buona arma per debellare la paura, ma usare la paura degli attacchi terroristici per non pagare il conto al ristorante è da pazzi. Ed è esattamente quello che è successo ieri a Gallipoli dove i turisti presenti in centro città, intenti a mangiare con amici e parenti, hanno temuto il peggio quando qualcuno, dopo aver fatto esplodere un petardo, ha urlato “Attentato”.

Finto attentato a Gallipoli per non pagare il conto

Un boato, poi il grido e immediatamente è scattato il panico, come ovvio. Secondo quanto riporta Teleramanews, un gruppo di turisti infatti avrebbe cenato in un ristorante del centro e poi, per andare via senza pagare, avrebbe ben pensato di fare questo scherzo. Per distrarre il titolare del ristorante la comitiva di “scrocconi” (pare che già in altre sere abbiano trovato degli escamotage per non pagare il conto in altri ristoranti) questa volta si è arrivati al limite facendo esplodere un petardo in mezzo alla folla seduta a mangiare, urlando subito dopo: “Attentato, bomba, bomba”. 

Il panico generato da questo scherzo idiota è stato ovviamente altissimo e, oggettivamente, visti i tempi, saremmo impazziti tutti. Così molti turisti hanno iniziato a scappare in modo disordinato, ci sono stati diverse persone che sono rimaste ferite nel fuggi fuggi generale e, diversi negozi accanto al ristorante, sono stati distrutti dalla foga dei presenti che cercavano disperatamente di scappare. Sul posto immediatamente sono arrivate le forze dell’ordine e diverse ambulanze. Tutta la città si è trasformata in assetto anti-sommossa, fino a quando non si è capito che si era trattato di uno scherzo tremendo e idiota. I responsabili del gesto, probabilmente sgomenti a loro volta dalla reazione dello scherzo, sono stati immediatamente identificati e tratti in salvo dalla Polizia che li ha arrestati, ma allo stesso tempo li ha salvati dal linciaggio della folla inferocita. 

A cura di Roberta Franzè

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