Vacanze 2017: crema solare, la maggior parte la applica in modo sbagliato

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Estate fa rima con vacanze
. Le tanto agognate ferie, bramate per tutto l’anno, inseguite come un miraggio sono finalmente lì, a portata di mano. Per tanti Italiani questo periodo viene associato al mare, alla spiaggia ed alla tintarella. Sono tantissimi coloro che scelgono di trascorrere il loro meritatissimo riposo in una località balneare: immancabili nel bagaglio, troviamo costume da bagno, telo e crema solare.

Crema solare: ecco gli errori più comuni

Oggi vogliamo focalizzare l’attenzione su quest’ultima imprescindibile compagna delle nostre giornate di relax, sia che esse siano al mare, al lago o anche in montagna. Si perché, mettere la crema solare quando ci si espone ai raggi del sole è fondamentale.

Può sembrare banale ma, nonostante le massicce campagne di informazione, sono tanti coloro che considerano questa tipologia di prevenzione come una “pratica superflua”, da usare al massimo per i primi giorni di tintarella. Le conseguenze possono essere di vario tipo; si va da un invecchiamento prematuro della pelle fino allo sviluppo di melanomi con conseguenze anche nefaste.

Ribadito questo concetto va detto che sono molti coloro che la applicano in modo scorretto, tralasciando zone che invece sarebbe fondamentale proteggere. Come riporta il Time, il volto è il punto più soggetto al rischio di tumori della pelle ed è proprio lì che molte persone sbagliano ad applicare la crema, tralasciando parti delicatissime.

Crema solare: ecco come metterla

Secondo nuove ricerche presentate alla recente conferenza annuale della British Association of Dermatologists, circa il 10% del nostro volto viene tralasciato quando spalmiamo la crema solare. Lo studio è stato condotto con l’ausilio di una fotocamera a raggi ultravioletti, che ha rilevato che le zone più dimenticate del viso (da circa il 13% delle persone) sono generalmente quelle intorno o sulle palpebre, proprio dove, secondo i ricercatori, si verifica circa il 5% – 10% di tutti i tumori della pelle.

Molte delle persone sottoposte all’esperimento, prosegue il Time, hanno detto di non aver messo la crema sulle palpebre per una questione di praticità e soprattutto per paura di irritare gli occhi. Un valido aiuto può essere fornito dall’utilizzo di occhiali da sole che proteggono le zone in questione. Discorso analogo per altre parti trascurate: le dita dei piedi, le orecchie o, più di tutti, il cuoio capelluto.

Anche se può sembrare esagerato sappiate che la crema solare andrebbe messa anche sotto i vestiti: Da una parte perché, semplicemente muovendoci, i nostri vestiti si possono spostare e lasciare così scoperte delle zone prive di protezione, dall’altra, perché i raggi solari possono riuscire comunque a passare sotto gli abiti!

Altro errore comune è quello di non mettere abbastanza protezione solare: i dermatologi concordano sul fatto che la quantità raccomandabile di protezione da applicare sul viso (collo escluso), sia di 1,25 ml (circa mezzo cucchiaino da thè).

Infine, attenzione al riciclo delle creme dell’anno passato: la sua funzione di protezione dai raggi ultravioletti, una volta scaduta, potrebbe essere alterata o nulla. Se volete andare sul sicuro, usatene una nuova: risparmiare sulla salute non è mai un buon affare.

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