Via Krupp ed il torbido segreto della più bella strada di Capri

Tim Brighton - Flickr
Tim Brighton – Flickr

Chiunque abbia visitato Capri non può non aver percorso Via Krupp, un sentiero con curve a gomito che scende al mare e che permette ai viandanti di ammirare vedute mozzafiato: si tratta di una delle strade più famose dell’isola, che collega il suo centro storico con la zona balneare di Marina Piccola. Non è un caso che il tratto fece innamorare grandi intellettuali, scrittori e poeti del ‘900: Jean-Paul Sartre, Thomas Mann, Pablo Neruda.

La storia di Via Krupp

Non tutti sanno che il nome per esteso di questo famosissimo tratto è Via Friedrich Alfred Krupp, ovvero il nome dell’omonimo magnate tedesco dell’acciaio che passava diversi mesi all’anno sull’isola alloggiando nel vicinissimo Hotel Quisisana. Non riuscendo a raggiungere velocemente Marina Piccola, dove teneva ormeggiato il suo magnifico panfilo, il Puritain, l’uomo d’affari decise di comprare l’intera area compresa fra la Certosa di San Giacomo e il Castiglione e vi fece costruire la strada che oggi prende il suo nome.

Nel 1899 Krupp propose quindi all’allora sindaco di Capri, Federico Serena, mettendo a disposizione una significativa somma di denaro, la costruzione di una strada che connettesse Marina Piccola e la Certosa, sottolineandone non solo l’utilità ma anche l’importanza dal punto di vista turistico: la redazione del progetto venne affidata a Emilio Mäyer, un architetto di origini napoletane. Il tratto, nonostante la sua indiscussa bellezza ed utilità è sempre stata esposto al pericolo di caduta massi (le rocce capresi sono di natura calcarea) tanto che la strada ha conosciuto molti periodi di chiusura, talvolta anche per numerosi anni. L’ultima nel 2016 quando venne chiusa a tempo indeterminato, sempre per via del pericolo di caduta massi: oggi infatti è possibile ammirare la strada solo dai soprastanti giardini di Augusto.

I presunti segreti di Via Krupp

Negli ultimi anni però emersero versioni e segreti “torbidi” riguardo il vero motivo della realizzazione della strada panoramica da parte del magnate. Secondo alcuni isolani, infatti, Krupp aveva voluto ufficialmente il sentiero per raggiungere comodamente la barca attrezzata per il suo hobbie preferito, ovvero le ricerche di biologia marina ma, ufficiosamente, la scalinata aveva un altro scopo: gli permetteva di raggiungere la Grotta di Fra Felice. Proprio questa grotta, acquistata dall’industriale, rappresenta l’aspetto più torbido nella storia del tedesco e dell’isola.

Il luogo fu protagonista di uno scandalo che vide Krupp accusato di organizzare orge con ragazzi minorenni dell’isola. La storia ha più il sapore della leggenda metropolitana e dell’infamia generata da qualche rivale industriale, forse geloso. Nella primavera del 1902 i lavori furono ultimati e la via assunse il nome del suo benefattore, divenendo così «via Krupp». Nel frattempo, il 2 aprile dello stesso anno, fu conferita al magnate tedesco la cittadinanza onoraria caprese.

Dopo il termine dei lavori Krupp acquistò, attrezzandola come un pied-à-terre, la grotta di cui sopra, scavata nella roccia e spesso indicata come la “lussuosa villa di Krupp a Capri”. E’ molto più plausibile che il luogo fosse usato come ritrovo tra amici; non a caso la grotta fu trasformata in una piccola abitazione a due piani.

Tuttavia il 20 settembre 1918, durante il primo conflitto mondiale, il consiglio comunale decise di ribattezzare via Krupp e i giardini Krupp rispettivamente come “Via di Augusto” e “Giardini di Augusto”, per non conservare il ricordo del nome tedesco. Nonostante ciò la popolazione caprese, ad ogni modo, continuò a chiamare la strada con il nome del magnate dell’acciaio.

di Lorenzo Ceccarelli

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