In Italia c’è un paese con una sola abitante: ecco dove

Un paese abitato da una sola abitante fonte La Stampa
Un paese abitato da una sola abitante fonte La Stampa

In Italia c’è un paese abitato da una sola abitante: una nonnina di 90 anni che ha trascorso tutta la sua esistenza su di una montagna della Valle Cannobina, al confine con la Svizzera. Siamo a Casali Socraggio e l’impavida signora risponde al nome di Paolina Grassi.

Una storia che sembra uscita da un qualche libro di fiabe quella della 90enne che ha deciso di rimanere come ultimo baluardo di una paese oramai fantasma: ultima di cinque sorelle Paolina ha raccontato ad un noto quotidiano nazionale la sua storia e le sue giornate.

Un paese con una sola abitante: siamo a Casali Socraggio

Tutto il suo mondo è circoscritto all’interno di Socraggio: racconta di essere andata al cinema soltanto due volte (con la scuola elementare), di non aver mai letto un libro eppure la sua saggezza sembra essere tanta, data da una vita semplice, fuori dal normale scorrere del tempo e scandita dal passaggio delle stagioni.

Le sue giornate sono fatte di piccoli riti, che si ripetono uguali giorno dopo giorno: la colazione alle 8 con una grande tazza di caffelatte ed un pacchetto di cracker, dare da mangiare alle galline, pulire la Chiesa, prendere le erbe, fare il fieno, lavorare con il rastrello e riempire la gerla di legni per la stufa.
A pranzo un risotto, poi un pisolino con le braccia conserte sul tavolo e ancora la tv foderata perché non prenda polvere e il telefono fisso a rotella. Una vita solitaria cullata dai ricordi della famiglia: sia quelli che non ci sono più, il marito, morto nel 1993 o l’ultima sorella nel 2016 ed il pensiero sempre rivolto a figlie e nipoti ed un silenzio che non spaventa, anzi “Un silenzio bellissimo” – dice la signora Grassi – “Soprattutto di notte”.

Un paese con una sola abitante: in estate 15 turisti

Una vita da eremita che si interrompe solo con l’arrivo dei (pochi) turisti: 12 tedeschi, 2 svizzeri, un italiano di Gallarate ed uno di Arona. Naturalmente la nonnina è benvoluta da tutti, circondata da fiori e piante rigogliose.  Le uniche spedizioni fuori dal suo universo? “Una a Novara per accompagnare mio marito in ospedale, l’altro a Macugnaga per accompagnare il prete” racconta la 90enne che non ha neanche mai fatto una capatina a Canobbio, città sottostante sul Lago Maggiore.

Una vita all’insegna della serenità, scandita da ritmi placidi, il futuro per lei ha il nome di Casali Socraggio: “Desidero solo la salute dei miei figli e dei miei nipoti – racconta a La Stampa – E spero che le gambe mi sorreggano fino alla fine. Andare in una casa di riposo non mi piacerebbe. So che trattano bene gli anziani, ma lì dentro mi sentirei rinchiusa in prigione. Io sono come le nostre pecore, nata per vivere all’aria aperta”.

di Lorenzo Ceccarelli

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