Il Mar Morto? Sta inesorabilmente… morendo

Mar Morto (Thinkstock)


Il Mar Morto sta lentamente ma inesorabilmente morendo
: ad essergli ‘fatali’ sono i drastici cambiamenti climatici che stanno interessando tutto il globo: il surriscaldamento globale è ogni giorno di più una ‘spada di Damocle’ che minaccia questa porzione unica di pianeta.

Nonostante il nome fuorviante, il Mar Morto altro non è che un… lago incastonato tra Israele, la Giordania e la Cisgiordania, nella regione storico-geografica della Palestina.

Il mar Morto si trova nella depressione più profonda della Terra, generatasi nei millenni per effetto dell’evaporazione delle sue acque non compensate da quelle degli immissari, che è anche alla base della sua caratteristica preponderante: la sua nota forte salinità.

Attualmente il livello dell’acqua del bacino superiore è a circa 400 metri sotto il livello del mare ed il divario continua ad aumentare, dato che il livello continua inevitabilmente a scendere.

Nell’antichità veniva chiamato anche Asfaltide, Mare Salato, Mare Aggressivo e Mare del Destino: si tratta di un lago terminale, in quanto non ci sono emissari. Suo unico affluente è il fiume Giordano.

A condannarlo secondo gli esperti sarebbe la temperatura di superficie ed il massiccio processo di evaporazione: essendo il punto più basso nonché uno dei più caldi, l’evaporazione non è sufficientemente compensata dall’afflusso delle acque del Giordano.

Non è tutto: le industrie di carbonato di potassio che si trovano attorno allo specchio d’acqua influiscono negativamente in questo processo esasperando la discesa del livello del lago, che ogni anni si abbassa di circa 1,2 metri.

Il Mar Morto? Sta inesorabilmente morendo: come salvarlo?

Trattandosi di un ecosistema così raro e prezioso, sono al momento al vaglio diverse strategie per cercare di salvarlo: la Banca Mondiale starebbe studiando da decenni una proposta per ricostituire le acque del Mar Morto a Nord, attraverso una canalizzazione dell’acqua proveniente dal Mar Rosso (il quale dista circa 160 km). I costi di tale opera sarebbero però mastodontici: circa 15 miliardi di dollari e con effetti collaterali ambientali imprevedibili.

A renderlo così speciale è la sua altissima salinità che non consente ad alcuna forma di vita di sopravvivere: unica eccezione fatta per alcune rare alghe ed un’unica specie di gamberetto.
Nonostante questa scarsa presenza di vita il sale porta altri benefici al lago: la polvere estratta ha tantissime proprietà benefiche e curative: sono, per esempio, un rimedio naturale per curare la cellulite, le dermatiti, la psoriasi ed i problemi muscolari.

L’unico posto al mondo ad avere caratteristiche simili è Il Grande Lago Salato, nello Utah, nella contea di Salt Lake City, Stati Unid’America. Anche in questo specchio d’acqua la vita e pressoché impossibile.
di Lorenzo Ceccarelli

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