La Via Francigena meno conosciuta: ecco i tratti da vedere

Via Francigena a Monteriggioni, Siena (Di Paulusburg, CC BY-SA 4.0, Wikicommons)


La Via Francigena
rappresenta una dei cammini più belli e ricchi di fascino del mondo. Non a caso ogni anno sono tantissime i pellegrini che per i più svariati motivi decidono di intraprendere questa meravigliosa avventura che unisce storicamente Cantenbury a Roma ed ai porti della Puglia.

Storicamente la via Francigena era costituita da un insieme di vie che convogliavano in una sola uni pista. Negli ultimi anni questa immenso percorso ha iniziato a godere di nuova popolarità svelando la sua immensa ricchezza di storia e la bellezza dei luoghi che attraversa.

L’aspetto forse più interessante di questo itinerario è che si tratta di una via ‘viva’ che ha ancora molto da offrire e da far scoprire ai fortunati che decidono di incamminarsi lungo le sue vie: a fianco a tratti oramai ben noti ai frequentatori di questi percorsi, esistono altre zone ancora molto poco frequentate che mantengono un fascino molto più selvaggio.

In Toscana la via Francigena incontra la Val d’Orcia: un’opera d’arte a cielo aperto, in ogni stagione i colori dei paesaggi toscani creano atmosfere uniche, che fanno sognare ad occhi aperti. Non è un caso infatti, che faccia parte della lista dei patrimoni Unesco, come rappresentante del tipico paesaggio italiano.

Tra gli itinerari meno battuti il tratto da Siena a Ponte d’Arbia circa 28 km di percorso, in cui poter ammirare le bellissime Crete Senesi e diversi borghi, tra cui Isola d’Arbia e Monteroni d’Arbia oppure da Ponte d’Arbia a San Quirico d’Orcia o ancora da San Quirico d’Orcia a Radicofani. Questa è una delle tappe più lunghe: circa 32 km per raggiungere Radicofani con percorsi anche piuttosto ripidi, ma fidatevi, la vista dalla roccaforte ripagherà ogni vostro sforzo.

Un (ulteriore) motivo per riscoprire questo percorso è la oramai prossima giornata della Via Francigena, ricorrenza che cadrà il 5 e 6 maggio e che sarà accompagnato da un fitto calendario di incontri e dibattiti un po’ in tutta Italia durante i quali si parlerà anche della sua candidatura a diventare patrimonio dell’Unesco. Un tesoro da riscoprire per assaporare angoli d’Italia sconosciuti ai più: posti visitabili solamente per i viaggiatori che si muovono a piedi.

Di Lorenzo Ceccarelli

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