Se vi sposate in Kenya sappiate che vi raseranno a zero

Masai fonte youtube
Masai fonte youtube

Il giorno più bello per le spose Masai non è esattamente uguale a quello che siamo abituati a vedere: se pensate all’abito bianco, ai confetti e tutto il resto, siete abbastanza fuori strada.

In primis, per le ragazze delle tribù guerriere che vivono fra il Kenya e la Tanzania, è il padre della sposa che decide il futuro sposo già al momento della nascita della piccola.

Per quello che concerne la fatidica data del ‘si’, la celebrazione avrà luogo solamente quando il marito avrà raggiunto i trent’anni e soprattutto avrà dimostrato alla famiglia della sposa di possedere la quantità di bestiame necessaria per poter mantenere la sua famiglia: insomma la dote svolge ancora un ruolo preponderante.

Arrivato il giorno del fatidico “si”, la futura sposa si sottopone ad un lungo rito di vestizione nella casa della propria famiglia: prima viene rasata a zero, poi viene ricoperta di teli colorati dentro i quali viene avvolta, mentre seduta sul letto si lascia adornare con gioielli, prevalentemente di colore bianco. Il tocco finale lo dà il padre che …sputa in testa alla figlia: è il preludio alla benedizione del genitore che, con in mano il “fimbo”, la congeda dalla sua casa.

Si avvia, così, verso la casa del futuro coniuge che l’attende…facendo un barbecue di capra e bestiame. Giunta nella casa del consorte, la promessa sposa siede su di una stuoia a capo chino, ricevendo dallo sposo un recipiente composto da una zucca con del latte acido che lei beve per prima, per poi offrirlo ai bambini che le si avvicinano: l’equivalente del nostro brindisi finale. E tanti auguri agli sposi!

di Lorenzo Ceccarelli

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