Sei curiosità che (forse) non sapete sulla Spagna

Spiaggia di San Lorenzo, a Gijón, Assturie, Spagna (David Álvarez López, CC BY 2.0, Wikicommons)

Un po’ per la lingua, un po’ per le abitudini gli spagnoli sono considerati i cugini di primo grado degli italiani: sarà la vicinanza geografica, le notevoli similitudini geofisiche e climatiche, sono non pochi in effetti i tratti comuni presenti tra l’Italia e la Spagna. Eppure, a ben guardare, emergono delle differenze veramente abissali che vi faranno vedere i cugini iberici in maniera diversa.

1 Cottura della pasta: abbiamo scelto per primo un banco di prova che per noi italiani è…tutto! Se la pasta non è “al dente” allora…non ci siamo. Ecco, se capitate in Spagna vi consigliamo di non chiedere un piatto di pasta: la tendenza generale è quella di scuocere sempre e comunque.

2 La Spagna è il terzo paese al mondo per quantità di siti dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco (ben 44); davanti agli spagnoli solo l’Italia con 49 siti e la Cina, con 45.

3 Il Deserto di Almeria è l’unico deserto della penisola Iberica…ma anche l’unico presente nel continente europeo. Non a caso è stato il set di molti “spaghetti western”.

4 In Spagna c’è una piccola isola suddivisa tra la Francia e la Spagna: stiamo parlando di Isla de los Faisanes; il pezzo di terra non è però diviso in due parti amministrate dai due paesi, bensì è da considerarsi per 6 mesi l’anno territorio francese e nei restanti 6 mesi spagnolo.

5 Uva nella notte di CAPODANNO– Una delle tradizioni più antiche spagnole è quella di mangiare 12 acini d’uva nella notte di CAPODANNO. In quasi tutte le città spagnole la gente si riversa nelle piazze per festeggiare l’arrivo del nuovo anno. Dopo lo scoccare della mezzanotte, ad ogni rintocco di campana, si usa mangiare un acino d’uva. Il perché del rito propiziatorio? Sembra porti fortuna.

6 Il simbolo del dollaro avrebbe origini spagnole. Molte sono le teorie sulla nascita del simbolo del dollaro ($) ed una in particolare riguarda proprio lo stemma della famiglia reale spagnola.

di Lorenzo Ceccarelli

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