Le mummie nel cuore dell’Italia: il mistero dei corpi mummificati in Umbria-FOTO

Le mummie di Ferentillo / autore Lorenzo Ceccarelli
Le mummie di Ferentillo / autore Lorenzo Ceccarelli

Se la parola ‘mummie’ evoca in voi piramidi, luoghi esotici e faraoni preparatevi a ricredervi. Nel cuore dell’Italia, infatti, esiste un Museo non molto conosciuto che è meta da anni di visite e studi da parte di esperti provenienti da tutto il mondo. Stiamo parlando delle Mummie di Ferentillo, paesino umbro situato in provincia di Terni.

In questo comune abbarbicato sui monti si trova infatti la cripta della Chiesa di Santo Stefano (XV secolo); proprio in questo luogo vennero rinvenute dai frati cappuccini più di venti corpi perfettamente mummificati. Tutto iniziò nel 1804 con l’editto napoleonico che decretò che le sepolture dovessero avvenire fuori dalle mura cittadine (la finalità era sanitaria: i corpi putrescenti favorivano infatti l’insorgere di epidemie).

L’editto fu esteso all’Italia e così nel 1871 i morti seppelliti nella cripta della chiesa vennero riesumati dando il là alla sconcertante scoperta: i cadaveri erano perfettamente conservati tanto da avere ancora barba, capelli, genitali, tratti somatici e tessuti epidermici.

Le mummie di Ferentillo / autore Lorenzo Ceccarelli
Le mummie di Ferentillo / autore Lorenzo Ceccarelli

I corpi vennero sottoposti a numerosi studi sfuggendo di fatto ad una nuova sepoltura: dalle prime analisi emerse che il processo di mummificazione non era stato indotto ma frutto di particolari condizioni della cripta stessa: un microclima che favorirebbe la presenza di microorganismi che avrebbero disidratato velocemente le salme unito alla conformazione del terreno di sepoltura ricco di Sali minerali igroscopici. Tante sono le teorie e poche le certezze al riguardo. Quello che si sa è che il fenomeno è ancora riproducibile: nella cripta vennero sepolti anni dopo alcuni esemplari di rapaci che subirono lo stesso processo. Le mummie degli animali si trovano ancora nel luogo del ritrovamento a testimoniare il dato empirico.

Di notevole interesse anche le storie delle persone mummificate che, grazie proprio al loro stato conservativo ed ai documenti storici, è stato possibile ricostruire: tra le mummie sono presenti alcuni soldati napoleonici che vennero giustiziati e torturati (i corpi riportano ancora i segni dell’impiccagione e delle torture); due coniugi cinesi che stavano concedendosi un lungo viaggio in occasione del Giubileo del 1750 quando vennero colti dal colera nei pressi di Terni. Presenti anche due bare (una delle quali aperta), aristocratici con indosso ancora i loro vestiti, un uomo affetto probabilmente da gigantismo e tantissimi teschi di cui non si conosce l’identità. Ogni teca comunque racconta la storia dei corpi che contiene.

Le mummie di Ferentillo / autore Lorenzo Ceccarelli
Le mummie di Ferentillo / autore Lorenzo Ceccarelli

Un’esperienza sicuramente forte, non adatta ai deboli di stomaco, che non vi lascerà certo indifferenti; un’occasione per scoprire e riscoprire la storia che ha attraversato il cuore del nostro paese.

di Lorenzo Ceccarelli

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