In Repubblica Ceca le donne a Pasqua vengono frustate: è la pomlázka

Frustate a Pasqua: è la pomlázka fonte commons.wikimedia
Frustate a Pasqua: è la pomlázka fonte commons.wikimedia

“Le donne non si toccano neanche con un fiore”. Questo vecchio adagio in Repubblica Ceca non vale durante i giorni che precedono la Pasqua. Tranquilli però: non si tratta di nessun tipo di abuso o violenza perpetuata ai danni delle donne.

Si tratta semplicemente della tradizione della pomlázka (da pomladit o “rendere giovani”): ovvero frustare con dei freschi ramoscelli di salice intrecciato le proprie donzelle. Il perché? La credenza popolare vuole che il gesto, per nulla violento e solamente simbolico, porti salute e giovinezza.

La suddetta frusta è stata usata per secoli dai ragazzi che il Lunedì di Pasqua frustano simbolicamente le ragazze sulle gambe e sul sedere. In passato i ragazzi erano soliti preparare la propria pomlázka (più alto è il numero di ramoscelli e più è difficile intrecciarli), ma questa tradizione (e questa abilità) stanno via via scomparendo: oggi la pomlázka può essere comprata in un negozio o in una qualsiasi strada.

Alcuni uomini,  forse per spilorceria, non si degnano nemmeno di usare un singolo ramoscello o ripiegano su un più facilmente reperibile cucchiaio di legno. Naturalmente la tradizione è molto più sentita negli adulti e negli anziani: i più giovani, ‘schiavi’ della globalizzazione, tendono a voler rimuovere in maniera più o meno consapevole, tutte quei gesti rituali che vengono oramai ritenuti arcaici.

Poi, oltre che ai pigri, nel paese c’è anche il filone dei ‘non violenti’ che preferiscono ripiegare su una tradizione meno ‘barbara’: quella dell’annaffiamento. Versare infatti dell’acqua su di una ragazza ha il medesimo significato simbolico della pomlázka.

Non è tutto: in quei giorni le donzelle, specialmente le più giovani, vestono con il colore rosso o con altri colori vivaci che simboleggiano la salute e la felicità della stagione primaverile. Rimaniamo dell’idea che un bel fiore sia un omaggio più consono per una donna, non pensate?
di Lorenzo Ceccarelli

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